Tramec, tra storia e voglia d’impresa "Cantù stimolante, noi senza paura"

Domani alle 21 a Busto Arsizio la semifinale di Coppa. Il vice Cotti: "Sereni e orgogliosi di questo traguardo"

Tramec, tra storia e voglia d’impresa  "Cantù stimolante, noi senza paura"

Tramec, tra storia e voglia d’impresa "Cantù stimolante, noi senza paura"

La Coppa si avvicina: domani a Busto Arsizio c’è la semifinale con Cantù, palla a due alle 21 all’E-work Arena (dirigono Radaelli, Wassermann e Salustri). Dopo Vanoli Cremona-Torino – anticipata alle 17.45 per motivi di ordine pubblico, così come per lo stesso motivo l’inizio della seconda semifinale è stata posticipata di un quarto d’ora -, sarà il turno della Tramec, alla prima partecipazione assoluta alle Final Four di Coppa Italia di Serie A2. La storia nella…storia. Si, perché quella di domani sarà anche la prima sfida di sempre contro la blasonata Cantù, nobile decaduta che vuole però presto tornare grande e che reciterà anche il ruolo di padrona di casa come società organizzatrice dell’evento.

Questo, uno dei motivi per cui a partire con i favori del pronostico sarà proprio la squadra di Sacchetti, capolista del girone verde assieme alla Vanoli Cremona e vogliosa di riscattare il ko in semifinale di Supercoppa incassato a fine settembre, per cercare di sollevare il secondo trofeo in palio della stagione. Da outsider, ma di certo senza paura: così si presenterà la Benedetto, pronta a regalare un’altra notte da sogno al popolo centese.

"Affrontare una società gloriosa come Cantù, rappresenta per noi un grande stimolo. Andremo a Busto Arsizio con serenità, ma anche con grande voglia di far bene e di provarci fino in fondo. L’obbiettivo è restare lì per l’intero weekend, anche se sappiamo che sarà complicato, sapendo di dover affrontare subito quella che probabilmente è la squadra più attrezzata di entrambi i gironi di Serie A2 – commenta alla vigilia Andrea Cotti, assistente di Mecacci sulla panchina della Tramec, analizzando ai raggi-x la prossima avversaria dei biancorossi e su quali punti Cento dovrà fare attenzione per provare a limitare il più possibile la corazzata brianzola –.

Pareggiare la loro fisicità sarà abbastanza complicato, per questo dovremo essere bravi in difesa e limitarli il più possibile, anche se sappiamo che spesso ci troveremo con la coperta corta, visto che di fronte avremo un roster profondo e con parecchi elementi in grado di performare nella metà campo offensiva.

In attacco, invece, sarà necessario trovare subito il nostro ritmo, cercando di coinvolgerci il più possibile per dare a loro meno punti di riferimento". La città di Cento ha riposto presente a questo storico appuntamento: a Busto Arsizio saranno infatti presenti otre 200 cuori biancorossi. Una ragione in più per provare a centrare un’altra storica impresa.

"Sapevamo che ci avrebbero seguito in massa, e questo ci rende ancora più contenti e orgogliosi di essere riusciti a raggiungere questo traguardo, per noi e per loro. Averli al nostro fianco e in numero sostanzioso, sarà un motivo in più per fare una grande prestazione".

Giovanni Poggi