Udine regina del girone, ma Cento è nelle top 4

A roster ancora incompleti, i friulani di Boniciolli paiono ancora più forti del passato. Forlì e Fortitudo da podio assieme alla Tramec

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Un poker di squadre che sembrano disegnate per i piani alti, poi le solite sorprese, qualche delusione e un pacchetto di team che dovra soffrire fino all’ultimo per evitare la retrocessione. E’ lo ’schema’ che ogni anno si adotta per commentare i gironi di serie A2, nella fattispecie il raggruppamento Rosso che coinvolge Ferrara e Cento. Con un’avvertenza ovviamente, anzi due: anzitutto alcuni roster non sono ancora stati completati, e poi tenere conto dei valori che sul campo possono sconvolgere i pronostici. Ad esempio un anno fa le ’magnifiche quattro’ del girone erano Scafati, Verona, Ferrara e Forlì, ma Chiusi e Ravenna smentirono i pronostici.

UDINE SU TUTTI.

L’Apu di Matteo Boniciolli ci riproverà, forte di investimenti importanti e di un tassello Usa ancora mancante. Sotto canestro, oltre a Pellegrino ed Esposito, sono arrivati Cusin e Gaspardo, quest’ultimo protagonista in serie A. Non c’è più Cappelletti, ma attenzione a Palumbo e soprattutto a Mian, un altro italiano di categoria superiore. Questo al netto due due esterni Usa: uno è Keshun Sherrrill, l’altro forse Isaiah Briscoe.

IL PODIO.

Dopo una stagione da dimenticare, l’Unieuro Forlì riparte da coach Martino e da un pacchetto italiani di prima fascia: Valentini, Penna, Cinciarini, Pollone, Benvenuti, Gazzotti, Radonjic possono, se integrati a due buoni Usa (che ancora mancano), valere i piani alti. Con loro non si può non citare la Fortitudo di Dalmonte, che malgrado tutto tenendo Fantinelli e Aradori sarebbe comunque da piani alti. Poi Cucci, Panni, Italiano e Paci possono essere un buon supporting cast attorno agli Usa. In questa fascia scala posizioni la Tramec Cento, che sul mercato ha fatto un upgrade. Anzitutto con gli italiani, mettendo Zampini al posto di Gasparin e Toscano al posto di Ranuzzi, e poi con gli Usa, perchè Marks dà più garanzie rispetto a James e Barnes non è paragonabile ad Archie.

OUTSIDER.

Pistoia prova a ripetersi anche senza due Usa di alto livello come Jazz Johnson e Utomi. L’ossatura italiana resta tosta, ma ovviamente vanno testati sul campo Varnado e Huggins. Attenzione poi alla neopromossa Rimini, che ha dalla sua l’entusiasmo e il seguito di pubblico importante di una piazza storica, uniti alla classe di Jazz Johnson, all’ossatura della promozione e al riminese di ritorno Meluzzi. Da vedere anche Mantova, con l’asse Usa Miles-Ross attorno a gente di categoria come Palermo, Cortese, Janelidze e Veronesi. L’ex rivelazione Chiusi ci riproverà ripartendo da Medford, con le novità Bolpin, Bozzetto e Donzelli, oltre a Van Eyck, ma ripetersi sarà durissima.

OCCHIO IN CODA.

Ferrara e Ravenna hanno ridotto drasticamente il budget: estensi con tante scommesse, i romagnoli anche, attorno a Musso e Petrovic. La neopromossa Cividale scommette su Chiera e sul gruppo della promozione, iniziando la stagione con un solo straniero, mentre San Severo, Nardò e Chieti punteranno a una salvezza da centrare più in fretta possibile.

Mauro Paterlini