"Un inizio orribile, poi la difesa è cresciuta"

La Tramec batte un altro colpo, il terzo di un grandioso inizio di campionato, il secondo di fila davanti alla sua gente. La parola chiave è sempre la stessa, difesa: a testimoniarlo bastano i 69 punti segnati da Rimini, solo 8 nel quarto finale, quando la Tramec ha deciso che era il momento di portarla a casa. "Siamo partiti in maniera orribile, troppo passivi, pur sapendo che Rimini sarebbe partita forte fin da subito, dopo le due sconfitte incassate nelle ultime settimane, e così è stato. Sfruttando il nostro inizio negativo, loro si sono accesi e hanno trovato canestro con continuità e con alte percentuali. Poi, nel secondo quarto, abbiamo avuto il merito di essere riusciti a registrare un paio di cose in difesa, mettendo pressione su Johnson e intasando l’area. Lì è cambiata l’inerzia del match e ci siamo rimessi in carreggiata – ha dichiarato Mecacci nel post-gara –. Era una partita difficile e alla vigilia ero molto preoccupato, perché ritengo Rimini una buona squadra con esterni pericolosi e di talento. Pur sbagliando tanti liberi e dopo una partenza complessa, credo comunque che sia stata una vittoria meritata, come evidenziato dal numero dei rimbalzi e degli assist". Un successo corale, di squadra, come ha sottolineato Mecacci. "Non mi va di parlare di singoli, anche perché ogni volta c’è che gioca meglio o peggio. Cito solo il tuffo sul parquet di Archie, qualcosa di significativo: a 35 anni non è scontato dimostrare di tenerci così tanto a vincere una partita con un gesto del genere".

Giovanni Poggi