Viviani: "Che emozione tornare in campo"

Spal, il regista era a lungo sparito dai radar: "Nei momenti complicati ho tenuto duro, pensando a quel sogno che avevo da bambino..."

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Ventinove presenze e tre gol nel primo campionato di serie A e un contratto pluriennale sottoscritto col club di via Copparo. Non c’erano dubbi sul fatto che Federico Viviani sarebbe stato il regista della Spal anche nelle stagioni successive. Improvvisamene invece il centrocampista cresciuto nella Roma è scomparso dai radar biancazzurri, e non è riuscito a ritrovare se stesso nemmeno nelle avventure in prestito a Frosinone e Livorno. Tanti infortuni muscolari e prestazioni deludenti: in pochi ormai credevano che Viviani potesse tornare quello della stagione 2017-18. Anche perché quando mister Marino l’aveva gettato nella mischia in Coppa Italia sul campo del Crotone la sua partita è durata appena 13 minuti a causa dell’ennesimo infortunio. Una mazzata, dalla quale però Viviani è riuscito a riprendersi. Lavorando sodo prima in palestra e poi in campo per tornare il playmaker di qualche anno fa.

La svolta per lui però è avvenuta con l’avvicendamento sulla panchina: sul campo del Chievo, contro ogni pronostico, mister Rastelli lo ha schierato dal primo minuto (non giocava titolare in biancazzurro da quasi tre anni), ottenendo dal numero 77 risposte piuttosto incoraggianti. "Tornare in campo dopo tanto tempo è stata un’emozione fortissima – ricorda Viviani sui canali ufficiali della Spal –. Farlo con questa maglia poi è stato il massimo: a Ferrara mi sento a casa, e anche se ho avuto dei problemi ci tengo tantissimo a dare una mano. Ho sognato a lungo quel giorno: alla fine sono stato soddisfatto della mia prestazione e di quella della squadra, anche se avremmo meritato di più. Non è stato facile superare la lunga fase in cui non giocavo. A volte ci si sente giù e si vorrebbe mollare tutto, per fortuna ho una famiglia alle spalle su cui ho sempre potuto contare. In quei momenti ho tenuto duro, pensando al sogno di fare il calciatore che avevo sin da bambino, alle sensazioni prima, durante e dopo le partite: sono cose che si faticano a spiegare".

L’arrivo del nuovo allenatore ha rigenerato fisicamente e mentalmente Viviani, che adesso punta dritto alla promozione. "Abbiamo conquistato cinque punti in tre partite – continua il regista classe 1992, legato contrattualmente alla Spal fino al 30 giugno 2022 –, un discreto bottino considerando il periodo da cui venivamo e soprattutto le avversarie che abbiamo affrontato. Siamo soddisfatti, ma possiamo fare di più. Mister Rastelli? È quasi un mese che lavoriamo con lui: lo seguiamo in tutto e per tutto e il suo lavoro si è già visto. Da quando è arrivato è evidente un cambio di atteggiamento, a partire dal desiderio di lottare su ogni pallone e fare risultato. Col Chievo, per esempio, ci siamo ritrovati in svantaggio con un rigore molto dubbio, ma non abbiamo mai mollato. La trasferta di Lecce? Si profila una gara difficilissima, contro un grande avversario che stiamo studiando a fondo. È una tappa importantissima del nostro percorso: all’andata abbiamo vinto, vogliamo farlo ancora. Può essere la partita della svolta, una sorta di rampa di lancio in ottica promozione. Vogliamo tornare in serie A, ce la metteremo tutta".

Stefano Manfredini