Zamuner e quel gol al Dall’Ara I tifosi lo hanno già nel cuore

Ferrarese di residenza e di famiglia, originario di San Donà di Piave, conosce molto bene l’ambiente

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Ieri Imperatore, oggi o domani Direttore? Facile, ormai ci siamo. Dopo una quarantina di giorni di vacatio, la Spal sembra sul punto di annunciare Giorgio Zamuner (foto) come ds, più o meno affiancato da Gramatica e da Ludergnani come stretti collaboratori. In un anno così anomalo sotto ogni punto di vista, che - dopo Semplici - ha visto partire Vagnati e anche (malgrado tutti: la decisione è figlia di cause di forza maggiore) il preparatore atletico bergamasco Venturati, senza contare perni in campo quali Lazzari e poi Kurtic e lo stesso Petagna che è rimasto solo in prestito, aggiungere un tassello senza prorogare oltre l’attesa è fondamentale. La certezza di proprietà e società è la più importante, ma mettere un freno alle uscite con una entrata di peso è indispensabile anche per mandare segnali al gruppo-squadra. Zamuner, dunque. Un ritorno, come fu a in passato quello del suo compagno di Spal Mangoni. Altro contesto, altre categorie, e ci si augura anche maggior fortuna. Giorgione è stato in ballottaggio a lungo con Balzaretti, e proprio quando il biondo sembrava averlo scavalcato, è tornato sul punto di imporsi sul rettilineo finale. Se l’annuncio è a breve giro come pare, si capiranno meglio anche le motivazioni del controsorpasso. Col suo pallone nel sette al Dall’Ara Zamuner era entrato nel cuore dei tifosi e partirà con quel vantaggio. Sa però di dover ri-meritare anche nel nuovo ruolo. Di sicuro, ormai ferrarese di residenza e di famiglia, l’ex pasticciere mancato di San Donà di Piave parte col vantaggio di conoscere l’ambiente a menadito. Ha 55 anni e non è il giovane preconizzato da Mattioli, a meno di considerarlo tale di mestiere. Sì, perché Zamuner è stato a lungo procuratore - vicino alla scuderia Tinti e con Ruggero Ludergnani giovane apprendista al fianco - . Direttore si è laureato formalmente due anni fa, anche se la prima vera esperienza a Pordenone data 2015. Ha poi lavorato giusto a Padova, dove ha conquistato una promozione in B per poi retrocedere immediatamente in C. Ferrara non rimase contenta dei suoi assistiti Brevi e Germinale, che comunque si portò coerentemente a Padova da ds, salvo dover attendere Bisoli per salire di categoria. Stimato anche da Vagnati, conosce il calcio ed ha entrature, è a sua volta ben conosciuto nel giro che conta. Sarà la settimana buona?

m. m.