Incidente mortale Forlì, travolta e uccisa da ubriaca alla guida. "Tutti le volevano bene"

La vittima, Alina Marchetta, era originaria di Roma. Il dolore delle colleghe dell'iper

La foto di Alina Marchetta nel suo profilo Linkedin

La foto di Alina Marchetta nel suo profilo Linkedin

Forlì, 8 aprile 2019 - Sono rimaste abbassate in segno di lutto, ieri, le saracinesche del negozio di bigiotteria Stellazeta, dove lavorava Alina. Dietro le casse dei negozi del centro commerciale Punta di Ferro l’argomento è solo uno: l’ingiustizia di questa morte precoce e inaspettata, l’essere al posto sbagliato nel momento sbagliato e la scia di dolore che ha lasciato dietro di sé questa vita spezzata troppo presto. «Ho visto l’incidente dalla finestra di casa mia – racconta Chiara, commessa alla libreria Ubik, proprio di fronte a Stellazeta –. Ho capito subito che era successo qualcosa di terribile, che era morto qualcuno. Non avevo gli occhiali e la persona a terra mi era irriconoscibile. Solo quando sono arrivata all’iper ho saputo che si trattava di una ragazza che lavorava qua e poi, dopo un po’, è venuto fuori il nome di Alina. Non ci potevo credere… Non ci posso ancora credere che sia stata proprio lei la vittima di un incidente dalla dinamica così assurda. Aveva sempre un sorriso per tutti. Era una ragazza d’oro. Persone così oggi se ne vedono poche».

«Era una ragazza sempre sorridente e solare – racconta Monica, che per un periodo ha lavorato fianco a fianco con Alina nello stesso negozio –. Aveva la battuta sempre pronta e una parola buona per tutti. Non eravamo solo colleghe, ma anche amiche. Ci siamo fatte tante risate insieme». Quando le vetrine dei negozi dove si lavora si affacciano l’una sull’altra è un attimo intrecciare rapporti, confidenze, consuetudini: «Tutti i giorni ci salutavamo, facevamo due chiacchiere, ci raccontavamo le nostre cose – continua Monica –. E’ dura, ora, pensare che non le potrò più portare in negozio il suo ginseng corto, come facevo sempre». «Qua al centro commerciale si era fatta subito benvolere da tutti – continuano in coro le colleghe –, tutti la conoscevano e ne parlavano bene, con affetto, perché era davvero una brava ragazza. E’ ingiusto che la sua vita sia finita così, proprio per lei, che di voglia di vivere ne aveva così tanta».

Alina Marchetta, 26enne originaria di Roma, era arrivata a Forlì da sola qualche anno fa. I genitori, così come gli altri familiari, risiedono fuori regione. Stando alle testimonianze di amici, la madre si trova in Olanda. Nella giornata di ieri gli inquirenti li hanno rintracciati per dare loro la terribile notizia. Alina era qui per lavoro. Per un po’ di tempo, come si legge sul social professionale Linkedin, aveva fatto la commessa da Cinti. La stessa 26enne racconta nel suo curriculum online che, dopo gli studi al liceo classico socio-pedagogico, aveva lavorato per tre anni circa nel negozio di scarpe. A partire dal marzo 2016, invece, era dipendente presso il punto vendita di accessori moda Stellazeta, dove di recente, nostante la giovane età, aveva assunto la qualifica di ‘store manager’ ovvero responsabile del negozio.

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