Andrea Severi, chi era il ragazzo morto nell'incidente di Meldola

Nel gennaio 2019 era rimasto coinvolto in un altro grave schianto. E lo scorso dicembre era stato testimonial di fronte a 500 ragazzi

Andrea Severi

Andrea Severi

Meldola (Forlì-Cesena), 28 settembre 2020 - Erano saliti insieme sul palco dell’auditorium San Giacomo, davanti a 500 studenti. Andrea Severi e suo padre Romano. Era il 19 dicembre quando si tenne la tappa forlivese di ’Preveni...Amo’, campagna dell’Ausl Romagna per la sicurezza stradale. Quel giorno, sinistramente, si ricordò che gli incidenti sono la prima causa di mortalità tra i giovani. E i ragazzi delle scuole rimasero colpiti dalle parole di Andrea e Romano. Padre e figlio, entrambi sopravvissuti a un grave schianto. A Romano era capitato in autostrada, diversi anni prima. Mentre Andrea si era ripreso da un terribile impatto il 21 gennaio 2019. Meno di due anni prima di quello che gli è stato fatale.

"Non pensate che succeda solo agli altri", disse la zia di Andrea, infermiera, anche lei relatrice per l’occasione. Ad Andrea è successo due volte. La prima, una sera d’inverno in via Zignola: siamo a Villanova, di fianco all’Electrolux, nelle campagne che lambiscono la via Emilia. Andrea è a bordo di un furgone guidato dal fratello Francesco: tamponano un camion fermo sul bordo della strada. Al contrario dell’incidente che gli è stato fatale, l’impatto ha gravi conseguenze per il passeggero, mentre il fratello alla guida è praticamente illeso. Andrea viene estratto dalle lamiere ferito, portato al Bufalini di Cesena. Una lunga operazione nella notte. Quasi un giorno intero che ha lasciato i familiari con il fiato sospeso. Ma alla fine Andrea si è salvato, può continuare a vivere.

Tra i due incidenti , entrambi terribili, passano seicentoquattordici giorni. Andrea, coinvolto dall’Ausl Romagna, diventa testimonial per la sicurezza stradale. Quel giorno, tra vari medici e agenti della polizia municipale, parla anche lui davanti a centinaia di ragazzi. La sua esperienza è drammatica. Tra gli ospiti c’è anche Giordano Biserni, forlivese e storico presidente dell’Asaps, gli Amici della Polizia Stradale, un’associazione da sempre impegnata per la sicurezza. "Me lo ricordo. La testimonianza della famiglia Severi fu molto coinvolgente. Sono sconvolto dalla notizia della sua morte. È terribile pensare che avesse già avuto un altro grave incidente. Purtroppo i morti e i feriti stanno tornando a crescere in tutta Italia". Una causa che non aveva lasciato indifferente neanche Andrea. Purtroppo la sua tragica fine era stata solo rinviata.