Forlì, test svela che il bimbo è un piccolo genio a soli 5 anni

Ha imparato a leggere da solo quando aveva 3 anni e vuole fare lo scienziato. La scoperta: è plusdotato

Immagine di repertorio

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Forlì, 7 aprile 2018 - «Mio figlio ha cinque anni, e so da tempo che è diverso dagli altri. A tre anni e mezzo sapeva leggere da solo. Mi indicava le lettere e mi chiedeva: ‘Mamma, che lettera è questa?’. Dopo poco ci siamo accorti che aveva imparato». E' solo un esempio delle abilità di Davide (nome di fantasia perché la famiglia ha chiesto l'anonimato). «Poi aveva un vocabolario molto ricco, e ormai da tempo capisce come funziona la doppia circolazione del cuore». Eppure... «Vedevamo bene le sue molte debolezze: piange spesso, ad esempio. E poi alla scuola materna disturba, fa confusione, forse perché si annoia. Eravamo molto preoccupati».

Un giorno la mamma ha letto un post su Facebook del deputato Marco Di Maio, il quale aveva incontrato a Roma l'Aget, un'associazione di bambini iperdotati. Da qui i test di intelligenza e la diagnosi: «Nostro figlio ha un’intelligenza sopra la media, sia nel campo logico matematico che in quello linguistico. Lo specialista ci ha detto di assecondare la sua sete di sapere: provare a fermare il suo sviluppo cognitivo l’avrebbe solo reso triste. Abbiamo avvertito le sue maestre, che sono state molto disponibili, e abbiamo capito che ci aspetta un’avventura difficile e bellissima».

Ma com'è essere la mamma di un bambino geniale? «Bisogna essere sempre pronti a consultare Google, perché lui non si accontenta delle risposte semplici. L’altra sera l’ho messo a letto e prima di dormire mi ha chiesto di spiegargli per filo e per segno il meccanismo dei reni. Quando l’abbiamo portato a fare il vaccino ha mobilitato medici e infermieri perché gli spiegassero come funziona il sistema immunitario. Quello stesso bambino che ti spiega cos’è la Santa Trinità è anche quello che piange a dirotto per qualche sciocchezza. Fa fatica a legare con i compagni, e forse avrà di fronte a sé una vita difficile, perché ha un forte senso dell’ingiustizia, e se un suo amico subisce un torto è lui a soffrire di più. La sua intelligenza è allo stesso tempo il motivo della sua fragilità e la sua più grande forza».

Intanto, a soli cinque anni, se si chiede al piccolo genio Davide cosa farà da grande la risposta è una: «Lo scienziato».