Coronavirus Predappio, chi era lo scout Andrea Tesei. Una vita spezzata dal virus

Predappiese, aveva solo 26 anni. Fatale un malore mentre era ricoverato in Pneumologia: sembrava che stesse meglio

Andrea Tesei in tenuta da scout, con il fazzolettone al collo

Andrea Tesei in tenuta da scout, con il fazzolettone al collo

Predappio (Forlì), 27 marzo 2020 - Aveva solo 26 anni: tredicesima vittima di Coronavirus nel Forlivese è anche la più giovane. Ieri mattina si è spento all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì Andrea Tesei, che abitava con la madre a Santa Marina, l’ultima frazione di Predappio ai confini con Galeata. Il giovane era stato ricoverato intorno al 10 marzo all’ospedale Bufalini di Cesena ed era stato seguito in terapia intensiva.

Da alcuni giorni era stato trasferito a Forlì in pneumologia: sembrava stesse meglio, anche se non era stato dichiarato fuori pericolo. La tragedia ha colto di sorpresa gli abitanti di Predappio (dove è il primo decesso). La mamma, già vedova, è tuttora in quarantena e sperava nella guarigione, secondo le ultime notizie positive.

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«Siamo tutti sotto choc e profondamente addolorati per la morte di questo giovane – dice il sindaco di Predappio Roberto Canali –. È una vera mazzata, perché speravamo tutti che ce la facesse. Alcuni giorni fa avevo telefonato alla mamma, che era sollevata e mi aveva manifestato tutta la sua speranza nei segni di miglioramento di Andrea". Poi ieri è arrivata la notizia della morte, causata a quanto pare da un improvviso peggioramento.

Andrea aveva svolto il servizio civile nel Comune di Predappio per un anno, fino alla fine di febbraio 2019. A questo proposito scrive con un post su Facebook l’attuale consigliere comunale Chiara Venturi, fino allo scorso maggio vicesindaco: "Felice di averti incontrato nel tuo periodo di servizio civile nell’ufficio turistico del nostro Comune e al Centro Elianto. Appena aprivo la porta c’era ad accogliermi il tuo sorriso. Ciao Andrea, buon viaggio e buona strada lassù".

Aggiunge Sabrina Nanni dell’ufficio cultura e turismo: "Andrea lo voglio ricordare così mentre lascia scappare quella risata fuori decibel che rimbomba nell’ufficio. Spero tanto che quella risata dia la forza e il coraggio, per andare avanti, alle persone che più ti hanno amato. Buon cammino Andre". Anche l’amministrazione comunale ha postato su Facebook un messaggio di cordoglio e vicinanza alla madre. La giovane Martina Camprincoli, di Predappio, vuole ricordarlo così: "Sempre sorridente, aveva una parola per tutti.. Con la sua divisa aveva condiviso tanti momenti di puro altruismo e di gioia. Un ragazzo con tanta energia che cercava sempre di dare il massimo. Da oggi proteggici da lassù con il tuo fazzoletto azzurro-bianco".  

Fin da piccolo, infatti, Andrea faceva parte del gruppo scout di San Cassiano, formato da 185 ragazzi, uno dei più numerosi e attivi della diocesi di Forlì-Bertinoro. Racconta Mauro Garretti, già capogruppo scout per diversi anni e che fa parte ancora dello staff: "Siamo tutti sconvolti. Andrea era la mascotte del nostro gruppo, tutti lo chiamavamo Waingunga. Molti di noi sono ancora increduli". Waingunga è il nome del fiume del ‘Libro della Giungla’ di Rudyard Kypling, testo adottato come riferimento per i giovani scout. E aggiunge: "Andrea attualmente era il responsabile del secondo gruppo di 23 lupetti, tra gli 8 e i 12 anni. Tutti gli volevano bene e lui voleva bene a tutti. Era un bravo educatore, sempre contento, pieno di gioia. Era un giovane che stimolava grandi e piccoli a fare le cose belle". Non potendo riunirsi per le regole imposte dall’attuale situazione, i dirigenti del gruppo scout si stanno consultando via social sul da farsi: "Stiamo cercando di fare qualcosa per aiutare soprattutto la mamma di Andrea in questo momento dolorosissimo".