Forlì-Cesena, contro i drogati al volante arriva il 'drogometro'

Allarme della Polstrada: negli ultimi mesi positivo agli stupefacenti il 37% delle persone controllate

L’apparecchio in dotazione alla Polstrada di Forlì-Cesena (foto Frasca)

L’apparecchio in dotazione alla Polstrada di Forlì-Cesena (foto Frasca)

Forlì, 3 novembre 2017 - Drogati al volante, una vera e propria emergenza, stando ai dati diffusi dalla Polstrada di Forlì-Cesena.

«I rilievi nelle strade della provincia – sottolinea il dirigente capo Francesco Cipriano – testimoniano che il 37% delle persone controllate sono risultate positive».

Per affrontare e debellare il fenomeno, gli agenti utilizzeranno sempre di più il drogometro, uno strumento di controllo che viene già usato dal 2015 a titolo sperimentale. Al momento il drogometro non è omologato come l’etilometro e non tutte le questure l’hanno in dotazione (Forlì se lo scambia con Rimini e Ravenna). L’apparecchio preleva dei campioni di saliva, che poi però devono essere confermati da analisi in laboratorio.

Altra figura chiave in questa battaglia agli automobilisti drogati è quella del medico-poliziotto che «insieme a un infermiere, visita il conducente e ne stabilisce l’eventuale alterazione psicofisica. Solo a quel punto scatta la sanzione». La battaglia contro i drogati al volante punta ad arrivare all’omologazione di legge del drogometro, come avviene con l’etilometro.