Forlì, caso Ecotecnica. Il Comune valuta se chiedere i danni

In attesa della conferenza dei servizi che si tiene giovedì e del piano di smaltimento dei rifiuti

La protesta dei residenti a San Lorenzo in Noceto (Frasca)

La protesta dei residenti a San Lorenzo in Noceto (Frasca)

Forlì, 21 agosto 2018 - Chi dovrà trasferire le duemila tonnellate di rifiuti abbandonati nel sito di Ecotecnica, a San Lorenzo in Noceto? Quanto costerà tale operazione? Da quali casse usciranno i soldi? Nello stesso luogo sarà ancora possibile oppure no svolgere un’attività di stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali? Sono almeno queste quattro le domande urgenti che premono ai cittadini del quartiere e all’intera comunità forlivese dopo il fallimento dell’azienda Ecotecnica srl e i successivi esposti di Arpae, l’agenzia per l’ambiente, alla magistratura.

Lunedì scorso, lo stesso giorno dell’assemblea pubblica a San Lorenzo in Noceto, il Comune ha emesso un’ordinanza che richiede la messa in sicurezza dell’area entro 7 giorni e un piano di smaltimento entro un mese. È stata rispettata? «I termini non sono ancora scaduti, visti i festivi di mezzo – dice William Sanzani, assessore all’ambiente. A questo punto attendiamo il risultato della conferenza dei servizi che inizierà giovedì. In quella occasione incontreremo per la prima volta anche il curatore fallimentare e vedremo quali sono le sue intenzioni. Arpae comunque dice che la situazione non è di emergenza».

L’ordinanza era rivolta al curatore. Nel caso non ottemperasse, il Comune ha preso l’impegno coi residenti di provvedere in proprio. «Lo confermo, non ci tireremo indietro – aggiunge Sanzani – . Certo, a quel punto dovremo rivalerci sulla ditta». Daniele Vergini, consigliere comunale del M5S, chiede che il Comune apra un contenzioso proprio per poter diventare creditore del fallimento: sarà fatto? «Lo valuteremo assieme ai nostri avvocati», risponde l’assessore.

La stima dei costi per il trasferimento dei rifiuti non è stata ancora effettuata. La conferenza che si apre giovedì vedrà attorno a un tavolo i rappresentanti dell’azienda, il curatore, il Comune, Arpae, Ausl e vigili del fuoco. Gli aspetti sono molteplici e gli interessi in gioco non sono convergenti. Per esempio la revoca o meno dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia), vale a dire la possibilità di proseguire un’attività simile nella stessa area: è l’incubo degli abitanti. I Cinquestelle hanno messo in guardia la popolazione, perché Ecotecnica aveva chiesto la voltura dell’Aia a un’altra ditta. «Mi risulta così, in effetti – conclude l’assessore – . La decisione è di competenza di Arpae. Quanto alla possibilità di fare un esposto per danni ambientali, preferiamo attendere quanto emerge dalla conferenza».