San Benedetto in Alpe, la terra frana ancora

Maxi-smottamento per 250 metri, ostruita una strada forestale. Nessun problema invece sulla Statale 67

Vittoriano Sartoni che ha in gestione la coltivazione dell’area per il fieno

Vittoriano Sartoni che ha in gestione la coltivazione dell’area per il fieno

San Benedetto in Alpe (Forlì), 14 marzo 2018 - L'emergenza frane sta interessando tutto l’Appennino forlivese. L’ultima frana di ampie proporzioni si è abbattuta sabato nel versante destro del fiume Montone a San Benedetto in Alpe, in località Piandastura, a 5 km dal paese, all’interno del Parco nazionale. Qui si è staccata una frana con un fronte di 250 metri e una profondità di oltre 15, che sta trascinando quasi 5 ettari di prati e campi sul torrente Rio Destro, che a San Benedetto forma il fiume Montone, insieme al Troncalosso, proveniente dal Muraglione, e l’Acquacheta, che scende dall’omonima valle e dal Monte Lavane.

La frana ha trascinato via in due tornanti anche centinaia di metri di una strada forestale che da San Benedetto porta al passo del Bucine e poi ai Monti Gemelli, per ricongiungersi alla strada provinciale della Valbura (interrotta da anni da un’altra frana, verso Portico) e scendere a Premilcuore. Questa strada è importante soprattutto per raggiungere presto le estese foreste della zona, in caso di incendi. «Le cause – spiega Margherita Miserocchi, comandante della stazione carabinieri forestali di San Benedetto in Alpe – vanno attribuite al veloce scioglimento della neve, le cui acque hanno originato una frana di poggio in campi inclinati». Regolarmente aperte invece la statale 67 che attraversa l'abitato di San Benedetto in Alkpe e che porta al Muraglione.

Altre frane in atto tengono ancora isolate nei collegamenti stradali tre famiglie, in località Fondi, a Portico e tre famiglie a Rocca San Casciano, due sulla strada comunale di Berleta e una alla Casetta di Calbòla. Questa mattina si terrà un sopralluogo di tecnici e amministratori.