Frane in tutto il comprensorio, a Predappio tre famiglie isolate

Disagi per 7 persone, tra cui due invalidi: sono anche senz’acqua

I fratelli Gerardo e Vito Grande mostrano la via che conduce a una delle loro case, letteralmente sprofondata

I fratelli Gerardo e Vito Grande mostrano la via che conduce a una delle loro case, letteralmente sprofondata

Forlì,8 marzo 2018 - Quattro frane a Predappio, due a Dovadola e una sulla statale 67 a Pantera, fra Dovadola e Rocca San Casciano, hanno preoccupato ieri gli amministratori e le forze dell’ordine delle valli del Rabbi e del Montone, già in allerta per la piena dei fiumi. La frana più grave è a San Cassiano di Predappio dove da giorni tre famiglie sono rimaste isolate e il maltempo di quesi giorni qcrea uno stato d’allerta crescente. Si tratta dei tre fratelli Vito, Gerardo e Giovanni Grande, con le rispettive famiglie, per un totale di sette persone, bloccati da una frana che ha portato via un tratto di strada vicinale con un fronte di circa 25 metri e uno stacco di un metro e mezzo di profondità.

Racconta Vito, che abita con moglie e figlia a 100 metri dalla frana: «Quando mi sono accorto che la strada si era abbassata di 10-20 centimetri, ho chiamato mio fratello Gerardo, sua moglie e il figlio per portare di là dalla frana alcune macchine per non rimanere del tutto isolati». Poi la strada è letteralmente sprofondata. Racconta Gerardo, la cui abitazione si trova a 300 metri oltre la frana: «Ora mia moglie per andare a lavorare la devo portare la mattina fino alla frana. Poi lei sale sulla sua auto e così facciamo la sera. Il mio principale problema è che sono anche invalido, come pure mio figlio. Così per controlli e visite dobbiamo attraversare la frana appoggiati a un bastone, perché io cammino male».

La frana ha travolto e rotto anche le tubature dell’acqua, creando gravi disagi alle tre famiglie. Sul posto sono intervenuti i tecnici comunali col sindaco Giorgio Frassineti e il prosindaco Livio Vetricini, che assicurano: «Essendo la strada vicinale, faremo tutto il possibile per far intervenire al più presto il Consorzio di Bonifica». Ma i fratelli Grande commentano: «Quanto dovremo aspettare in questa situazione difficile, senza strada per uscire da casa e senz’acqua? Non si potrebbe fare qualche intervento provvisorio?». Altre frane si sono mosse sulle strade comunali di Marsignano, Porcentico (vicino alla chiesa) e a Rocca delle Caminate o Fusa.

Nella valle del Montone torna a preoccupare la frana sulla statale 67 a Pantera, fra Dovadola e Rocca San Casciano, dove è tornata a muoversi con sassi e fango la storica frana delle Vallicelle, richiamando sul posto i carabinieri di Castrocaro, la Polstrada e i vigili del fuoco di Rocca. Nella notte appena trascorsa, gli operai dell’Anas sono rimasti a fare la guardia all’evoluzione del movimento franoso. Sempre ieri i tecnici e le ruspe del Comune di Dovadola sono intervenuti nelle due strade vicinali del Burrone e di San Ruffillo, per renderle agibili dopo gli smottamenti.

Lungo la strada di San Ruffillo, alcune famiglie sono rimaste con la strada chiusa verso Dovadola, ma possono usufruire di uno sbocco verso Rocca San Casciano. Conclude il prosindaco di Predappio, Vetricini: «Oltre alle frane, dobbiamo affrontare anche il problema delle buche su tante strade. Chiederemo contributi straordinari alla Regione, anche per pagare le spese della neve, che supereranno i 100mila euro e in cassa ne abbiamo solo 20mila».