Forlì, caso Isoldi. L'avvocato Taormina: "Denunciamo giudici e banche"

L’accusa del legale: "Fallimento fatto in modo illecito"

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Forlì, 24 luglio 2019 - Un fallimento dai contorni poco chiari che tira in ballo la magistratura di Forlì, e non solo. Così la difesa dell’imprenditore di Bertinoro Pierino Isoldi, rappresentata dall’avvocato Carlo Taormina, ha presentato due denunce alla procura dell’Aquila (una era stata già trasmessa a quella di Campobasso) e un’istanza di revisione alla Corte di Appello di Ancona contro la sentenza di patteggiamento che ha interessato Isoldi in riferimento una calunnia del 2011.

«La prima denuncia è del dicembre 2018 – spiega Taormina – ed è stata presentata alla Procura dell’Aquila, poi trasmessa a quella di Campobasso, nei confronti degli uffici giudiziari di Forlì, per l’estorsione della commercialista Stefania Chiarottini, trasformatasi in una calunnia per la quale Isoldi è stato condannato». Su questo punto, proprio ieri i legali di Isoldi hanno presentato alla Corte di Appello di Ancona «l’istanza di revisione di quel patteggiamento – dice sempre Taormina –. Nei confronti della dottoressa Stefania Chiaruttini (che si occupò del piano di rientro del gruppo Isoldi nel 2010-2011) si era chiesto di procedere per la consumata estorsione ammontante 400mila euro percepiti tramite assegno bancario, 25mila euro in contanti e 75mila euro oggetto di promesse da parte di Pierino Isoldi».

Un’altra denuncia – sottolinea ancora Taormina – «fa riferimento a tutte le illiceità consumate dalla curatela e degli uffici giudiziari di Forlì relativamente alla dissipazione di un patrimonio immobiliare valutato circa 500 milioni di euro e venduto all’asta per non più di 80 milioni di euro». Sempre lo stesso legale dà notizia di una seconda denuncia alla Procura dell’Aquila, presentata due giorni fa, contro gli uffici giudiziari di Forlì, diversi imprenditori e alcuni istituti bancari per concorso nella bancarotta fraudolenta «consumata attraverso operazioni – dice Taormina – di speculazione sul patrimonio del gruppo Isoldi contrabbandate come utile al ritorno in bonis e con la omissione di precisi atti di ufficio ad iniziare dal mancato esercizio della azione penale nei confronti dei soggetti sopra citati».

A spingere la difesa a fare tutte le denunce è stata un memoria di cui gli avvocati sono entrati in possesso solo dopo la condanna per bancarotta dell’anno scorso. Ad afficare gli avvocati di Isoldi, c’è anche il commercialista di Milano Maurizio Dorigo.