Lavanda, assalto ai campi. Boom di foto sui social

Folla di visitatori all’azienda agricola Energia dai fiori a San Tomè. Raffaella Scozzoli, socia con il babbo: "Nel weekend non si parcheggia"

La fioritura della lavanda

La fioritura della lavanda

Forlì, 30 giugno 2020 -  Avevamo la Provenza dietro l’angolo e non lo sapevamo. Il sole estivo sembra aver dato una decisa spennellata di viola ai campi intorno a Forlì, rendendoli straordinariamente simili ai celebri paesaggi della Route de la lavande, l’affascinante e profumato itinerario nel Sud della Francia.

In realtà, è da qualche anno che alcuni agricoltori locali si dedicano alla coltivazione di questa pianta officinale dalle mille proprietà: eppure non si era mai vista un’affluenza così generosa di visitatori, accorsi da tutta la regione per scattarsi foto nel suggestivo scenario.

"E’ bellissimo essere circondati da tutte queste persone che sorridono mentre camminano tra i fiori. Siamo sorpresi e commossi", esordisce Raffaella Scozzoli, figlia dell’apicoltore Giovanni e socia dell’azienda Energia dai fiori a San Tomè. "Abbiamo avviato questa coltivazione tre anni fa, per la nostra produzione di miele. Ma non ci era mai capitato nulla di simile: lo scorso weekend sembrava una festa, non c’era più spazio per il parcheggio, è stato incredibile".  

Un interesse iniziato verso metà giugno, innescato dalle foto postate sui social e riprese, tra l’altro, da alcuni famosi portali turistici, come la pagina Facebook ‘InEmiliaRomagna’, gestita dall’azienda di promozione turistica regionale e seguita da circa 115.000 follower. "Con il passare dei giorni abbiamo visto sempre più persone affacciarsi timidamente all’ingresso del campo – prosegue Scozzoli –è stato un fenomeno spontaneo, che ci ha regalato tante idee per il futuro".

Già, perché, sull’onda del successo inaspettato della fioritura del 2020, in azienda si sta pensando di organizzare, per la prossima estate, un programma di visite guidate, con esperti che illustrino le proprietà della lavanda e spieghino come si ricavano miele e olio essenziale.  

Un progetto, quello di associare la lavanda ad alcuni eventi estivi – in collaborazione con fotografi, poeti e artisti – accarezzato anche da Matteo Bucci, ingegnere e coltivatore di lavanda per passione. Il suo campo, sulle colline di Tredozio, è oggetto di un vero pellegrinaggio: "Coltivo lavanda da sei anni, ma non avevo mai notato così tanto entusiasmo. Ora il mio obiettivo è far vivere questi spazi, magari con letture di poesie tra i campi e laboratori per bambini e adolescenti. La lavanda fa parte delle nostre memorie olfattive più care, è tra i ricordi d’infanzia di ognuno di noi".

Prova a spiegare il motivo di tanto successo la fotografa forlivese Evelyn Poggiali, tra le prime professioniste a scegliere il campo di Tredozio per uno dei suoi shooting. "Già in occasione della fioritura dei papaveri, circa un mese fa, ero rimasta colpita dall’interesse dei miei follower nei confronti delle foto ambientate nei prati fioriti. Un fenomeno letteralmente esploso con la lavanda. Dopo il lockdown, c’era il desiderio di ritrovare il contatto con la natura, ammirare i fiori e immergersi negli odori e nelle atmosfere della campagna, che ci sono terribilmente mancati per tanto tempo".