Scivola e batte la testa: muore una 21enne

E’ accaduto ieri pomeriggio alla Grotta urlante. La vittima, Luna Fiorio, è una studentessa Erasmus a Bologna di origini tedesche

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Voleva tuffarsi nel gorgo della Grotta Urlante nel fiume Rabbi a Premilcuore, ma sarebbe scivolata ed è precipitata nella sottostante gola, facendo un volo di oltre 10 metri e battendo violentemente la testa sulla roccia.

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E’ morta così, a soli 21 anni, Luna Fiorio, di origini tedesche. La giovane studiava a Bologna, dove risiedeva temporaneamente per il progetto Erasmus. Ieri pomeriggio si era recata in gita nell’alto Rabbi insieme a un gruppo di amici bolognesi.

La tragedia si è consumata intorno alle 16, lungo il fiume Rabbi, a monte di Premilcuore, in località Ponte Nuovo-Grotta Urlante. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, la ragazza avrebbe scavalcato la barriera di protezione, posta lì proprio per segnalare la pericolosità della zona. Probabilmente intendeva tuffarsi nello specchio d’acqua. Ma avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe scivolata, precipitando nel fiume da una decina di metri. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 e del Soccorso Alpino, i carabinieri, fra cui anche quelli forestali, di Predappio e Premilcuore (compagnia di Meldola), mentre da Ravenna si è levata in volo l’elimedica, che però non è riuscita ad atterrare a causa del forte vento. La ragazza, già in gravi condizioni, è stata prima soccorsa sul posto e poi caricata sull’ambulanza della Misericordia di Premilcuore, che l’ha trasbordata nell’ambulanza medicalizzata del 118. Quest’ultima l’ha portata a San Savino di Predappio dove era attesa dall’elicottero. La ragazza è morta prima di raggiungere l’ospedale.

Il magistrato di turno ha disposto il rilascio della salma, poiché le cause del tragico incidente appaiono chiare. Nella serata di ieri i carabinieri hanno cercato di contattare i familiari attraverso gli amici e l’Università, non escludendo la possibilità di ricorrere anche all’ambasciata.

Nella zona della tragedia è vietato fare il bagno e i punti pericolosi sono segnalati da appositic cartelli fatti affiggere dall’amministrazione comunale. Commenta a questo proposito, turbato da quanto appreso in giornata, il vicesindaco Sauro Baruffi: "Ovviamente siamo favorevoli ai turisti che vengono a prendere il sole e a godersi il fresco lungo il fiume, ma abbiamo messo dei divieti – ricorda, addolorato per la giovane vita spezzata – perché i pericoli sono reali e non vanno sottovalutati".

Domenica scorsa, da Premilcuore a Fiumicello, c’erano 300 macchine, con centinaia di persone che si sono riversate nelle spiaggette del fiume. Tragedie del genere, purtroppo, non sono nuove nei fiumi forlivesi.

Una decina d’anni fa un ragazzo albanese morì alla Brusìa di Bocconi per aver battuto violentemente la testa a circa un metro sott’acqua, non avendo visto un masso sporgente. Anche ai Gorgoni, sempre lungo il fiume Montone prima di San Benedetto in Alpe, anni fa morirono due giovani in circostanze diverse.

Mentre è dell’estate 2016 la morte del 17enne Thomas Liverani per un tuffo alle cascate di Civorio, nel comune di Civitella.

Quinto Cappelli