"Sogno un futuro a colori per la musica"

Il sassofonista Mario Marzi stasera si esibirà al chiostro del San Domenico con l’AlternaTrio. Col concerto via alla Lotteria della Solidarietà

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di Stefania Navacchia

L’AlternaTrio terrà a battesimo la Lotteria della Solidarietà 2020. L’iniziativa dell’associazione Amici di Don Dario partirà questa sera alle 21.30. Nel secondo chiostro del San Domenico accanto al flautista Yuri Ciccarese e al pianista Pierluigi Di Tella si esibirà Mario Marzi, uno dei maggiori sassofonisti italiani. Ingresso gratuito. Prenotazione: 346.8540706 - amicidisadurano@cssforli.it

Maestro Marzi, che ruolo ha il sax nella musica classica?

"Nonostante il sax venga legato al jazz o alla musica popolare, ha un repertorio importante anche in ambito ‘colto’ ed è presente in circa 50.000 partiture. Già dalla seconda metà dell’’800 compositori come Berlioz, Massenet, Bizet e Ravel lo inserirono nelle loro opere. Il saxofono ha visto il ribaltamento del suo ruolo da comprimario a protagonista attorno agli anni ’20 e ‘30 del ‘900 con l’avvento dei professionisti dello strumento, che portò un crescente numero di compositori a scrivere per la ‘Pipa di Nichel’".

Si può dire che la sfida sia vinta?

"Credo che il sax abbia ancora parecchie cose da dire e che ne restino molte da fare per affermarlo in ambiti concertistici oggi a lui preclusi".

Lei ha lavorato con grandi direttori: chi ha segnato maggiormente il suo cammino?

"È difficile fare una graduatoria. Ognuno mi ha arricchito come uomo e musicista ed ogni esperienza è stata unica e formativa. Ho sempre trovato nei musicisti e nei direttori con i quali ho lavorato degli alleati, perché il loro punto di vista, a volte diverso dal mio sentire, mi ha dato la possibilità di crescere".

Cosa eseguirete questa sera?

"Il programma è molto suggestivo e contempla alcune delle firme più importanti d’oltre Oceano: Gershwin, Joplin, Bernstein, Piazzolla ecc… Non mancheranno piccole sorprese musicali…".

Cosa significa per lei partecipare ad un evento come questo?

"Gratitudine è la prima cosa che mi viene in mente e che mi fa riflettere sulla fortuna che ho avuto nell’intraprendere questo viaggio. Poter condividere la mia esperienza con altri musicisti per una causa così nobile è un arricchimento e una gioia. Donare i nostri talenti o qualche cosa di noi agli altri è il senso del nostro incedere".

Lei è di San Giovanni in Marignano, come vede la situazione musicale in Romagna?

"La nostra è una regione ricca di talenti e di ottime scuole musicali. Il mio sogno è avere in futuro dei teatri e delle sale da concerto in ogni città della nostra regione e orchestre formate da giovani che li facciano vivere".

Come vive questa emergenza?

"Nel periodo di chiusura ho continuato a lavorare a distanza con tutto il Sudamerica e l’Oriente. Da giugno ho ripreso l’attività concertistica e le masterclass in giro per il bel paese".

Progetti?

"Oltre all’AlternaTrio, cito anche quello con Achille Succi, Laura Catrani e Rise Beat Box, perché rappresenta bene l’unione di mondi apparentemente lontani ma uniti nella ricerca della bellezza. Micheal Nyman poi durante il lockdown ha scritto per me ed Enrico Onofri un concerto per sax, violino barocco e orchestra".

Come vede il futuro della musica?

"La mia filosofia è considerare le difficoltà come un’opportunità. Non sempre ci sono riuscito, ma spero in un nuovo Umanesimo: mi sembra che la crisi delle coscienze sia molto più grave di quella del portafoglio o di quella sanitaria. Se devo però pensare alla scarsa attenzione della politica nei confronti della cultura e della musica non posso che pensare ad un futuro nero. Sono però positivo per natura: vedo e sogno a colori...".