Vaccini under 60, stop alle prenotazioni

In attesa di chiarimenti su AstraZeneca, i Nuclei di cure primarie hanno deciso per la sospensione. Intanto da lunedì via libera ai 70enni

Migration

Resta un rebus l’utilizzo del vaccino anglo-svedese AstraZeneca. Dopo la giornata di mercoledì, in cui le organizzazioni nazionali e internazionali del farmaco, Aifa ed Ema, avevano consigliato l’uso oltre i 60 anni, ieri si è rimasti in attesa di una decisione della Regione Emilia-Romagna. Stando a fonti vicine all’ente, da ieri non è possibile prenotare un vaccino per gli under 60. La Regione ha infatti deciso di sospendere le prenotazioni per le persone che fanno parte delle categorie prioritarie e hanno meno di 60 anni, in attesa di capire le modalità di applicazione sulla somministrazione di AstraZeneca. Tuttavia, fino a ieri sera, l’ente non aveva emesso alcuna nota ufficiale. Così come nemmeno l’Ausl Romagna.

Una situazione di caos nella quale si è inserita la decisione dei nuclei di cure primarie forlivesi di bloccare nuove somministrazioni fin da ieri mattina. Motivo? Anche i medici attendevano un chiarimento da parte della stessa Regione. Si va nella direzione in qualche modo ‘anticipata’ da molti medici. Ma, appunto, si tratta di una cautela prima dell’ufficialità, in un quadro che resta di grande incertezza. Non è stato possibile, nella giornata di ieri, parlare con un coordinatore dei nuclei di cure primarie (si tratta, in pratica, di vari professionisti che hanno gli ambulatori nella stessa struttura in periferia). In questa fase gran parte del personale scolastico ha effettuato almeno una dose. Doveva cominciare quella dedicata ai caregiver, ovvero le persone che si occupano di un disabile o invalido certificato ai sensi della legge 104: chi assiste un familiare anziano, i genitori di un minore disabile, ma anche badanti con regolare contratto.

La campagna vaccinale è tuttavia pronta per un altro passo. La fascia d’età per le prenotazioni si amplierà ai 70enni, ovvero ai nati a partire dal 1951 al 1947. L’Emilia-Romagna allo stesso tempo si prepara per la vaccinazione dei lavoratori direttamente in azienda. "Un tassello per accelerare la campagna vaccinale in corso, ma anche un contributo importante per preparare le riaperture delle attività produttive e la ripartenza in sicurezza dell’intero sistema economico", spiegano dalla Regione. Questo il succo di quanto emerso ieri nel corso di un primo incontro con categorie economiche e sindacati per iniziare a tradurre localmente l’accordo nazionale, in attesa che il Governo sciolga aspetti applicativi e che arrivi il documento dell’Inail su procedure e su operatività di come realizzare la profilassi nei luoghi di lavoro. Confindustria ha rivelato di avere ben 41 associati in provincia di Forlì-Cesena pronti a ospitare la campagna: tra questi c’è l’Electrolux, ma anche l’aeroporto Ridolfi si è fatto avanti a beneficio dei cittadini. Molte anche le realtà del mondo cooperativo, dai supermercati Conad al colosso Formula Servizi.