Bonfiglioli, accordo per la tutela dei lavoratori

Dopo l’entrata in vigore del Jobs Act, soddisfatti i sindacati: «Diritto al confronto e alla ricerca di soluzioni alternative, in caso di licenziamenti»

Un operaio della Bonfiglioli (foto Fantini)

Un operaio della Bonfiglioli (foto Fantini)

Forlì, 16 ottobre 2017 - Nel gruppo Bonfiglioli, che comprende 1.300 dipendenti e che a Forlì ha sede a Villa Selva è stato raggiunto un accordo sindacale reso necessario dopo l’entrata in vigore del Jobs Act. Riguarderà, spiega una nota sindacale di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, «la disciplina dei licenziamenti, quella delle mansioni (il cosiddetto demansionamento) e quella riguardante gli strumenti di controllo a distanza».

Intese simili sono già state raggiunge in Lamborghini, Ducati Motor e Bosch. L’accordo introduce, continuano Cgil, Cisl e Uil, «a favore dei lavoratori e delle lavoratrici (indipendentemente dalla data di assunzione), una procedura sindacale di tutela preventiva in caso di rischio di licenziamento o di demansionamento».

I lavoratori cioè «avranno il diritto ad attivare un confronto sindacale preventivo, con la presenza della propria organizzazione sindacale e della Rsu, volto ad identificare tutte le soluzioni alternative al licenziamento o finalizzate alla tutela delle professionalità acquisite e delle posizioni retributive (in caso di rischio demansionamento)».