Meteo Forlì, sale il livello della diga di Ridracoli. Nevicata in Campigna

Crinali bianchi, l’ultima volta fu nel maggio 2013. Nel bacino sono arrivati 400mila metri cubi di acqua in un solo giorno

Ma il livello di tracimazione della diga è ancora lontano

Ma il livello di tracimazione della diga è ancora lontano

Forlì. 6 maggio 2019 - Neve a maggio? Non si vedeva da qualche anno, ma ieri i fiocchi hanno imbiancato le cime più alte del nostro crinale appenninico, da i 1.400 metri in su fino ad arrivare ai 1.658 di Monte Falco. Pochi centimetri, in verità, che non hanno creato particolari problemi alla viabilità. Turisti se ne sono visti pochi, anche perché le allerte meteo della Protezione civile avevano fortemente sconsigliato di uscire di casa. In ogni caso le webcam hanno mostrato in diretta il manto nevoso che cresceva, in particolare alla Burraia, ai Fangacci, alla partenza e all’arrivo degli impianti di discesa della Capanna.

Un fenomeno raro quello della neve in primavera inoltrata, ma non unico nella sua eccezionalità: il 25 marzo 2013, infatti, la coltre bianca raggiunse i 20 cm ai Fangacci e 30 sui monti più alti. Nelle annate favorevoli le ultime discese sugli sci si facevano il 1 maggio, ma il compianto giornalista Luciano Foglietta in un suo articolo per il Resto del Carlino, a proposito di fiocchi di neve fuori stagione, scrisse che nevicò addirittura il 6 giugno. Una spruzzata come oggi, mentre in contemporanea i bagnanti si tuffavano nelle acque dell’Adriatico.

Non solo neve. Le piogge abbondanti di ieri hanno fatto salire notevolmente il livello del lago di Ridracoli che, nell’arco di 4 ore, si è innalzato di 37 cm raggiungendo i 552,49 metri sul livello del mare. In definitiva, la grande diga che sbarra il corso del fiume Bidente di Ridracoli alle 15,25 di ieri conteneva 28 milioni e 339mila metri cubi d’acqua – circa 400mila metri cubi in più del giorno prima – ma per tracimare deve arrivare a 557,30 metri. Siamo ancora lontani, dunque, dal dato del maggio 2018 quando la diga rimase piena dai primi di marzo al 20 maggio. Nelle ultime ore, però, le variazioni sono consistenti grazie all’apporto dei torrenti del Bidente gonfi d’acqua. Ieri nel cuore del Parco nazionale, infatti, sono caduti oltre 34 mm di pioggia.