Castrocaro Terme, Liviana Zanetti nuovo assessore al turismo

L'ex presidente dell'Apt regionale succede a Benedetta Orlati

Patrizia Campacci, Liviana Zanetti, Marianna Tonellato e Pino Bacchilega

Patrizia Campacci, Liviana Zanetti, Marianna Tonellato e Pino Bacchilega

Castrocaro Terme e Terra del Sole, 29 giugno 2018 - La notizia era nell’area da settimane, oggi è arrivata l’ufficialità: Liviana Zanetti, ex presidente dell’Apt dell’Emilia Romagna, è il nuovo assessore al turismo del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole. Succede a Benedetta Orlati, dimessasi a fine aprile e passata sugli scranni consigliari dell’opposizione.

A comunicare la notizia una nota del sindaco Marianna Tonellato, che è riuscita a strappare il sì alla Zanetti appena 48 ore fa, al termine di un corteggiamento durato due mesi. “Con Marianna ci siamo conosciute grazie al progetto di promozione turistica della Romagna Toscana – spiega la Zanetti -. Ha iniziato con una proposta scherzosa poi ha continuato in maniera sempre più pressante. Pensavo di aver meritato la pensione ma non potevo deludere una giovane sindaca così appassionata”. E proprio la Romagna Toscana sarà uno dei cavalli di battaglia della politica turistica di Liviana.

“Credo tantissimo nel progetto Romagna Toscana. E’ indispensabile creare un sistema turistico attorno all’entroterra: un investimento che porterebbe posti di lavoro e farebbe crescere l’economia”. Gli attori del territorio dovranno operare in maniera sinergica, pubblico e privato saranno chiamati a unire le forze. “Castrocaro non è solo le Terme, ci sono anche altri settori su cui puntare: ad esempio è necessario strutturare a livello commerciale il cicloturismo e il trekking. Di idee ne ho, farò un pezzo di strada poi toccherà ad altri”.

Intanto l’opposizione, già sul piede di guerra con il sindaco, denuncia su Facebook l’ultimo sgarbo. “Apprendiamo dai giornali il nome del nuovo assessore al turismo – si legge nel profilo di Casa Civica -. Ringraziamo il sindaco per l’ennesima pessima prova di spirito democratico e per la scarsa considerazione della minoranza consigliare (che però, ricordiamo, rappresenta la maggioranza dei votanti)”.