Riaccendere il faro della Romagna? Il Pd si spacca

Protesta il deputato ed ex sottosegretario Berretta: «Apologia di fascismo». Gli ribatte Di Maio: «Tesi ridicola»

Rocca delle Caminate, il deputato dem Giuseppe Berretta ha presentato un’interrogazione al ministro  Minniti

Rocca delle Caminate, il deputato dem Giuseppe Berretta ha presentato un’interrogazione al ministro Minniti

Forlì 9 febbraio 2017 - «La Romagna non è la terra del fascismo, l’Italia non ha bisogno di ricordare il Ventennio per stimolare il turismo: il fascismo è una vergogna, una macchia nella nostra storia e proprio per questo non possiamo sfruttarne quei simboli che, al contrario, dovrebbero soltanto ricordarci le miserie commesse da Mussolini». Con queste parole ha accompagnato ieri la sua protesta Giuseppe Beretta, deputato Pd ed ex sottosegretario alla Giustizia, all’idea che possa essere riacceso il faro di Rocca delle Caminate.

Protesta con cui ha anticipato anche un’interrogazione al ministro dell’Interno Marco Minniti. «Con una decisione quantomeno discutibile, condivisa anche dal sindaco di Predappio – scrive il deputato siciliano –, la Provincia di Forlì-Cesena vorrebbe accendere quel faro in cima alla torre, con l’obiettivo di attrarre turisti. Ma acceso diventerebbe il ‘faro del Duce’, un fatto grave, se si pensa che proprio Rocca delle Caminate è stato un luogo della vergogna, il luogo in cui fu massacrato con incredibile ferocia Antonio Carini detto Orsi, dirigente nazionale partigiano, e sempre lì furono imprigionati e torturati tanti altri partigiani».

Non è tardata la reazione, però, di un suo compagno di partito e collega alla Camera, il forlivese Marco Di Maio: «Invito il collega Giuseppe Berretta a venire in Romagna, a conoscere le persone di cui parla nella sua interrogazione – dice –, a rendersi conto di chi sono le persone di cui parla, dei luoghi di cui scrive, di che cos’è la Rocca delle Caminate restaurata, di quali sono i progetti che annualmente vengono sostenuti dagli enti locali per l’educazione dei giovani all’antifascismo, per la promozione delle iniziative di commemorazione degli eccidi fascisti, per mantenere viva la memoria, per guardare negli occhi la nostra storia. Scoprirà un realtà totalmente diversa da quella che ha vagheggiato nella sua interrogazione. Pensare che la riattivazione del faro della Rocca possa rappresentare un’ipotesi di reato di apologia di fascismo e interrogare per questo il ministro Minniti che è alle prese con questioni di enorme portata, rasenta il ridicolo».