"Forlì, serve una dimostrazione di maturità"

Angelini non getta la croce addosso ai suoi per il capitombolo di Agliana, ma oggi contro la Sammaurese vuole una prova di spessore

Migration

di Marco Lombardi

Trappola derby. Preso a schiaffi dall’Aglianese, il Forlì morde il freno per fugare le prime nuvole e riprendere la via maestra. Alle 14.30, in un ‘Morgagni’ parzialmente riaperto (ammessi 555 spettatori), sarà la cenerentola Sammaurese a testare vizi e virtù dei galletti. "Ci attende una partita difficile – attacca Beppe Angelini – e non è retorica. Incontriamo un avversario rognoso, che può crearci problemi. Certo, inferiore all’Aglianese per qualità dell’organico, ma capace di sopperire con altre caratteristiche".

Il tecnico biancorosso non teme contraccolpi psicologici dopo il misfatto toscano. "Abbiamo incassato 3 gol, questo sì, ma ce la siamo giocata contro una delle squadre più attrezzate del campionato. Loro sono stati bravi a indirizzare la gara sui binari giusti, mentre noi non abbiamo concretizzato le occasioni costruite. Quello che non ho digerito però è stato l’atteggiamento della squadra sul 2-0, perché è inammissibile sbracare. Sotto questo aspetto dobbiamo crescere parecchio. Ci stiamo lavorando. Detto ciò, sulla tabella di marcia siamo in difetto di un punto, quello che ci è sfuggito a Rimini, pur avendone totalizzati 6 in quattro giornate. Non è tutto da buttare".

Le angustie maggiori, ad ogni modo, provengono da un attacco con le polveri bagnate, i cui limiti sono stati mascherati, finora, da ‘killer’ di complemento. Angelini non si nasconde, fa un respiro profondo e lancia un messaggio subliminale: "L’ideale sarebbe avere un giocatore in grado di metterla dentro alla prima occasione…". A buon intenditor poche parole. Di fronte una Sammaurese ostacolo fastidioso, ma non certo proibitivo. Afflitti da "impotentia segnandi" e affossati da una difesa scolapasta (1 gol fatto a fronte di 10 subiti), i cesenati sono al verde (di punti) e invischiati nella rissa dei bassifondi.

Da stratega navigato qual è, Angelini fiuta però il pericolo e ammonisce: "Le insidie sono tante: dagli ex di turno alla fame di punti dei nostri avversari, passando per il fatto che si tratta pur sempre di un derby. In settimana, inoltre, la Sammaurese si è rinforzata ingaggiando due difensori. Dovessimo vincere sarebbe una bella dimostrazione di maturità perché, ribadisco, non sarà assolutamente una passeggiata. Molto dipenderà da noi, in quanto riteniamo di essere superiori. Ma le sensazioni devono essere sempre corroborate dai fatti. Se entrassimo in campo per fare le ‘fighette’ sarebbe la fine…".

Contro l’ultima della classe Angelini sarà privo dei lungodegenti Biasiol ("lavora a parte") e Pavani, alle prese con una microfrattura facciale, nonché di Croci, che ha rimediato uno stiramento al soleo del polpaccio e ne avrà almeno per un mese. "Non apporterò grandi cambiamenti rispetto ad Agliana – chiosa Angelini –, ma un paio di dubbi mi ronzano nella testa. Li scioglierò solo nell’imminenza della gara". Praticamente certo il ritorno dal 1’ di Gkertsos. Davanti possibile chance per Gasperoni.

I probabili 11 (4-3-1-2): De Gori; Bedei, Vesi, Sedioli, Gkertsos; Baldinini, Ballardini, Buonocunto; Corigliano; Ferrari, Gasperoni.