Aeroporto, tutti al lavoro: si parte

Primo giorno di operatività ieri dello scalo, oggi la cerimonia ufficiale d’inaugurazione in diretta web

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di Luca Bertaccini

Prima è tornata, da ieri, la piena operatività dell’aeroporto Ridolfi. Ora – esattamente oggi alle 11 - c’è l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle sole istituzioni. Ieri in via Seganti lo staff di F.A. srl, la società che gestisce lo scalo, era alle prese con gli ultimi preparativi per l’apertura e per accogliere il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il direttore generale di Enac, l’Ente nazionale aviazione civile, Alessio Quaranta. In videocollegamento poi il ministro dei trasporti Paola De Micheli e il presidente di Enac Nicola Zaccheo. La cerimonia causa Covid non è aperta al pubblico, ma sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook e Instagram di F.A. srl.

Manager e dipendenti (una quindicina iun tutto, attualmente) erano alle prese ieri, oltre che con i preparativi, con l’attività quotidiana fatta di manutenzioni, accordi commerciali da prendere e messa a punto di una macchina che, ufficialmente, si è fermata circa sette anni e mezzo fa (l’ultimo volo commerciale è del 30 marzo 2013, direzione Cluj, Romania). Ripartire ha significato passare attraverso il fallimento, nel 2013, dell’ex società di gestione, Seaf, e di quella successiva, Air Romagna, capitanata da Robert Halcombe, finita a gambe all’aria, da sentenza del Tribunale di Forlì, nel 2017, con 700mila euro di debiti. Da ieri però in via Seganti si respira un’aria nuova, Covid permettendo, perché tra i settori sui quali la pandemia incide maggiormente c’è quello del trasporto.

Anche i vigili del fuoco, altro nodo che non è stato semplice sciogliere, sono operativi: erano circa 9.30 ieri mattina quando con i loro mezzi speciali per gli interventi in aeroporto sono sbarcati in forze, prendendo definitivamente possesso della propria caserma. a garantire la copertura economica del loro presìdio è lo Stato, dopo che il Ridolfi è stato inserito tra gli scali di interesse nazionale.

Un aeroporto pienamente operativo significa anche svariati posti di lavoro. Quando le parti firmarono un accordo per dare garanzie agli ex lavoratori di Seaf, e dei servizi collegati, il documento parlava di 89 persone; diverse di queste si sono ricollocate, ma questi sono numeri che possono dare l’idea dell’impatto lavorativo (al quale va aggiunto l’indotto) che può avere la riapertura dello scalo forlivese. Già, l’indotto, dal grande al piccolo. Una delle poche attività che in questi anni, col Ridolfi chiuso, ha continuato a lavorare è stata ad esempio PiadinAir: la piadina, dopotutto, non passa mai di moda. Poi ci sono tassisti, auto a noleggio, alberghi e ristoranti: tutti pronti ad accogliere i turisti.

Capitolo destinazioni. Sono quattro le compagnie che hanno annunciato la collaborazione col Ridolfi. Si tratta della Ego Airways (oggi l’annuncio ufficiale), società italiana sorta nel 2019, in attesa della certificazione operativa, che collegherà la Romagna con Sardegna, Sicilia e altre località del meridione; Air Dolomiti (il suo Forlì-Monaco di Baviera inaugurerà, il primo dicembre, il ritorno del traffico commerciale); Lumiwings, che collegherà Forlì con Europa orientale, Grecia; la maltese Air Horizont, che sposterà da Saragozza a Forlì il suo hub. Il numero dei voli quotidiani inciderà sugli orari di apertura dello scalo e sul costo del personale Enav necessario a garantirli: a farsene carico sarà lo Stato.