Covid Forlì dati, balzo del virus. Positivo un tampone su 20

Gli asintomatici a Forlì sono il 28%, un dato peggiore che a Ravenna. Il direttore sanitario Altini: "Per ora numeri sotto controllo"

I dati sull'andamento del coronavirus a Forlì

I dati sull'andamento del coronavirus a Forlì

Forlì, 31 ottobre 2020 - Aumentano i tamponi, cresce l’incidenza dei contagiati da coronavirus, ma la situazione ospedaliera è per ora sotto controllo. È questa la sintesi del rapporto stilato dall’Ausl Romagna per la settimana 19-25 ottobre. A livello romagnolo, sono stati eseguiti 28mila tamponi, contro i 22mila 750 della settimana dal 12 al 18 ottobre: sale però anche la percentuale dei positivi, che in poco più di un mese è balzata dallo 0,8% (a fine settembre) all’attuale 5,9%.

Per approfondire: Il bollettino dell'Emilia Romagna - Indice Rt dell'Italia a 1,7 - Terapie intensive in Italia a +95

Cosa succede nel comprensorio di Forlì? L’andamento dei nuovi casi di contagio al Covid19 si è impennato più o meno allo stesso modo: era lo 0,9% fra il 21 e il 27 settembre, è giunta al 4,9% la scorsa settimana. La curva più ripida è quella di Rimini, con l’8,4% di nuovi positivi. Ma occorre prestare attenzione a un altro dato, che non conforta, cioé la percentuale sulla popolazione residente: l’incidenza dei soggetti che hanno contratto il virus negli ultimi 7 giorni, su 10mila abitanti, nel Forlivese è del 14.77, in rapida ascesa. Era infatti del 2.59 al termine del mese scorso e dell’8.68 fra il 5 e l’11 ottobre. Anche in questa voce peggiori i dati di Rimini (23.75), ma sono meno preoccupanti quelli di Ravenna (9.80) e Cesena (9.65).

A definire meno rassicurante la situazione forlivese rispetto ad altri territori, emerge un altro elemento: la percentuale di asintomatici sui casi totali. Dal 14 ottobre in poi, la media è del 28%, il che significa che il 72% manifesta sintomi; va appena peggio a Cesena (23% senza avvertire problemi), ma a Ravenna sono la metà e a Rimini il 54%.

La panoramica, comune per comune, mette in evidenza il peso di Forlì città – 147 nuovi casi nella terza settimana di ottobre e 70 decessi – seguono Bertinoro (31 e 2 morti), Forlimpopoli (27 e 15) e Meldola (8 e 9). Nessun contagiato a Premilcuore, Modigliana e Portico S.Benedetto. L’effetto di questi numeri sulla rete ospedaliera romagnola è che il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid nei reparti di Malattie infettive è dell’85% (i posti sono 55), mentre in terapia intensiva sono ricoverate 17 persone, pari al 48,6% dei letti disponibili.

"Sul nostro territorio ci troviamo di fronte a un incremento dei casi di Covid 19 così come che sta avvenendo a livello nazionale ed internazionale, ma ancora con incidenze medie più basse – dice Mattia Altini, direttore sanitario – . Al momento la maggioranza dei pazienti può essere adeguatamente seguita a domicilio e la rete ospedaliera sta tenendo bene. Siamo preparati ad affrontare incrementi di ricoveri, applicando il piano predisposto".

Altini aggiunge che "non si deve abbassare la guardia, anzi. L’Ausl manterrà una fortissima attenzione sulla individuazione precoce dei casi, al fine di una presa in carico il più possibile veloce per migliorare l’approccio al singolo paziente e allo stesso tempo limitare il diffondersi del contagio. Ma è importante che anche la cittadinanza rammenti l’importanza della prevenzione. Altrettanto importante è fare la vaccinazione contro l’influenza stagionale, soprattutto per le classi a rischio".