Il funerale dell’economia "Senza soldi niente salute"

Baristi, gestori di locali, ambulanti e operatori del settore ristorazione hanno consegnato un documento al prefetto. Zattini solidale con loro

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di Matteo Bondi

"Ci voleva sicuramente maggior senso, non è concepibile che i ristoranti siano aperti a pranzo e poi chiusi la sera, come se il virus durante il giorno non girasse, mentre la sera sì" queste le parole del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, a sostegno dei tanti partecipanti alla manifestazione di protesta andata in scena ieri mattina contro i provvedimenti del Governo in materia di chiusura di attività o riduzione dell’operatività delle stesse, per contrastare la diffusione della pandemia di Coronavirus. Tanti i cartelli colorati portati dai manifestanti, molti gestori di bar, pub, ristoranti, locali, ambulanti, ma anche tante aziende che con la ristorazione lavorano, a partire da una coordinatrice dell’iniziativa, Loretta Carbonetti, Ceo di Casta, che poi è stata anche ricevuta, insieme all’altro coordinatore, Joseph Catalano, dal Prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona.

"A lui e al sindaco – spiega la Carbonetti – abbiamo consegnato una lettera, indirizzata al Capo del Governo, con le nostre richieste e proposte per non ammazzare del tutto il tessuto economico di questo paese. In poche parole chiediamo che tutte le attività vengano subito riaperte, perché in moltissimi ci siamo adeguati ai vari protocolli, investito in sicurezza per i nostri dipendenti e per i nostri clienti. Chiediamo anche maggiori controlli, in maniera da andare a sanzionare, anche pesantemente, coloro che non rispettano le regole; perché sappiamo bene che il problema c’è, esiste, ma non ci sembra giusto che a pagare lo scotto siano le piccole e medie aziende, le partite Iva. Corona si è detto solidale con questa manifestazione apartitica e apolitica. A lui abbiamo affidato la nostra lettera e le nostre speranze per una riapertura che possa avvenire quanto prima". La salita all’ufficio del prefetto era stata preceduta da un funerale all’economia inscenato dai manifestanti con tanto di bara portata a spalla e la scritta che ricorda come il lavoro sia il diritto fondamentale della costituzione italiana.

A controllare che i manifestanti rispettassero le norme di distanziamento, mancanza di assembramenti e uso delle mascherine vari agenti delle forze dell’ordine. La manifestazione si è svolta in un clima molto rispettoso e pacifico. Hanno preso parola anche alcuni imprenditori ambulanti che hanno lamentato come la loro categoria sia senza lavoro da marzo, considerando la cancellazione di quasi tutte le manifestazioni in giro per l’Italia. Il sindaco ha sottolineato che "senza soldi non c’è neanche la salute", aggiungendo anche che, come amministrazione comunale, faranno quanto in loro potere per migliorare la situazione.