Saltano le Feste dell’Unità "Così è dura organizzarle"

Il Pd cancella Villafranca e San Martino in Strada, si lavora per Borgo Sisa "Ci proveremo per agosto e settembre. Ma quest’anno niente balere"

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di Luca Bertaccini

Tra le iniziative che il Coronavirus farà slittare o saltare ci sono anche le Feste dell’Unità (o Festa Democratica, come viene declinata in alcuni paesi): un appuntamento che coinvolge migliaia di persone tra volontari, militanti e semplici clienti dei ristoranti oppure spettatori dei vari appuntamenti. Già oggi è possibile dire che non si faranno le feste che in passato si svolgevano nei mesi di giugno e luglio, come i tradizionali appuntamenti di San Martino in Strada e Villafranca.

"Stiamo cercando di capire che possibilità ci sono di organizzare le feste che solitamente si tenevano in agosto e settembre", spiega il segretario del Pd, Daniele Valbonesi. Tra queste c’è la festa di Borgo Sisa, che è diventata forse la più importante nel Forlivese: si tiene in agosto e proprio in questi giorni si sta discutendo dell’allestimento. Per capire come cambieranno le cose nelle Feste dell’Unità bisognerà attendere ancora. "Siamo in collegamento costante con il livello regionale, col quale ci confrontiamo a distanza ogni sabato, e con quello nazionale. Siamo tutti al lavoro per avere un quadro chiaro, così da capire cosa si può organizzare e con quali modalità. L’intenzione è avere un protocollo con le disposizioni da adottare". Sono logicamente da escludere tutte quelle attività – "come le balere" – dove non è possibile mantenere il distanziamento sociale. Saranno poi gli organizzatori a fornire guanti e prodotti per igienizzare le mani. Aumenterà la distanza tra un posto e l’altro nei ristoranti delle feste.

Sono tante le variabili che i dirigenti del Partito democratico, a tutti i livelli, stanno valutando. "Sappiamo che diversi volontari – continua il segretario territoriale – hanno un’età avanzata, per cui ci vuole ancora maggiore attenzione nei loro confronti". Quella fascia d’età è più a rischio, in caso di contagio. "Dovremo fare attenzione anche al fatto che siamo in una fase di crisi economica. Non è nostra intenzione danneggiare i privati aggiungendo un elemento di concorrenza". Il riferimento è al settore della ristorazione, uno dei più in difficoltà dopo mesi di stop.

La pandemia ha bloccato anche altri progetti del Pd territoriale. "Eravamo intenzionati, tra le altre cose, a tornare con le feste in zone e paesi dove non si tenevano da tempo. Penso alla vallata del Montone, e nello specifico a Rocca San Casciano, o a Meldola. Non se ne farà niente". La speranza dei dem è che qualche festa si possa allestire nel bimestre agosto-settembre, ma è impossibile ora fare previsioni o dare informazioni più specifiche. Se la situazione migliorerà "pensiamo di organizzare, in autunno e in inverno, momenti che uniscano sia l’aspetto ludico che quello politico. Ma anche questo è un punto interrogativo. Le cose cambiano praticamente di giorno in giorno, è impossibile essere più precisi".