Il vento da sud ovest che ha spirato ieri su Forlì e sulle sue colline ha portato a un notevole innalzamento delle temperature, comunque già particolarmente elevate, che ieri ha fatto registrare picchi record. Il sito di 3b Meteo parla di massime che hanno superato i 38 gradi (anche se i forlivesi possono confermare che i termometri delle loro auto hanno superato i 40° nelle ore centrali della giornata). Le minime notturne, invece, erano state intorno ai 29 gradi, rendendo difficile il riposo. Nei prossimi giorni la situazione dovrebbe migliorare, ma non si potrà sperare in un drastico calo delle temperature: oggi le massime sono previste intorno ai 36° e lo stesso vale per la giornata di domani. La Regione, per oggi, ha emesso un’allerta meteo per possibili temporali nella zona del Po e sul crinale appenninico, ma le precipitazioni non interesseranno direttamente le nostre zone. Al contrario: 3b Meteo esclude piogge consistenti nei prossimi giorni (le previsioni parlano solo di possibili temporali di lieve entità mercoledì, con scarse ricadute sulle temperature). La mancanza di piogge porta con sé anche una minaccia invisibile: l’ozono troposferico. Questo inquinante secondario può arrecare gravi danni alla salute, con effetti irritativi alle mucose oculari e alle prime vie aeree, tosse e fenomeni broncostruttivi. Ad oggi ben 23 delle 34 centraline Arpae presenti sul territorio regionale hanno superato la soglia consentita per legge degli sforamenti annuali di ozono troposferico, fissato con valore obiettivo a 120 µgm3 sulla media mobile delle 8 ore. In particolare, la centralina posta al parco della Resistenza di Forlì, nella giornata del 20 luglio aveva registrato ben 41 sforamenti.