Le cooperative di Legacoop sono pronte ad assumere. Pesa però la carenza di figure professionali. Questa l’istantanea sul mercato del lavoro scattata dall’Osservatorio sul fabbisogno occupazionale della cooperazione romagnola. L’analisi verrà presentata domani a Forlimpopoli, in occasione dell’assemblea annuale di Federcoop Romagna (inizio ore 9). Tra i presenti l’assessore regionale alle attività produttive, Vincenzo Colla.
Sono 2.600 le persone che il mondo cooperativo romagnolo intende assumere da maggio a ottobre; di queste 540 a Forlì-Cesena: 121 nel settore agroalimentare; 106 in quello costruzioniinfrastrutture; 37 in quello salute; 130 nelle filiere industriali; 11 per mobilità e logistica; 7 moda. Il 48,5% delle richieste è per "espansione dell’attività", un dato più alto che nelle altre province. Nel periodo novembre 2021aprile 2022, all’interno della cooperazione romagnola sono già state assunte 1.801 persone sulle 2.800 identificate a novembre 2021 come fabbisogno iniziale. Di queste, molte assunzioni si sono concretizzate nel settore consulenza e logistica.
L’assemblea di Federcoop Romagna servirà anche per affrontare proprio uno dei temi centrali per le cooperative: la difficoltà a reperire personale con i profili professionali necessari per proseguire il percorso di crescita che caratterizza molte imprese. "Federcoop e Legacoop Romagna si sono dotate di un Osservatorio sul fabbisogno occupazionale della cooperazione romagnola, perché le nostre imprese, molte delle quali sono alle prese con progetti di crescita, d’innovazione e di riqualificazione, ci segnalano prevalentemente un problema: quello di reperire personale all’altezza delle loro aspettative. E le difficoltà sono riscontrabile sia sui profili più innovativi che su quelli più tradizionale e di base. Insomma, le imprese sono pronte a crescere, ma spesso sono bloccate dalle difficoltà a reperire personale", dichiara Mario Mazzotti, presidente di Legacoop e Federcoop Romagna.
"Tra i 2.600 potenziali nuovi assunti del 2022, il 18,6% è indicato dal settore ’commercio e turismo’, il 15,4% da quello ’salute’, il 23,9% da quello “servizi” (prevalentemente pulizie), il 12,5% dal settore agroalimentare, il 7,0% da quello trasporto, logistica, magazzinaggio", aggiunge Paolo Lucchi amministratore delegato di Federcoop Romagna. L’Osservatorio citato prende in esame un campione di 100 imprese.
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