L’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì si arricchisce di due speciali terapeuti: non si tratta di medici con tanto di stetoscopio al collo ma di ‘dog-tori’, sanitari privi di camice ma ricchi di morbido pelo biondo e di un cuore in grado di alleviare le pene dei piccoli pazienti. Da fine giugno nella struttura forlivese è partito il progetto di pet therapy (pet in inglese significa ‘animale domestico’) dal titolo‘Dog-tori in reparto - Interventi Assistiti con Animali in Pediatria’: un’iniziativa proposta dalla Fondazione Opera Don Pippo Onlus di Forlì e realizzata in collaborazione con il reparto diretto dal dottor Enrico Valletta e la direzione sanitaria del presidio ospedaliero.  Una mattina a settimana per circa un’ora e un quarto Kao e Matilde, golden retriever e labrador retriver di tre e quattro anni, varcano la soglia della Pediatria per incontrare i giovanissimi degenti in compagnia delle coadiutrici Giulia Grigi e Silvia Corvini, psicologhe e psicoterapeute esperte in terapia mediata da animali, sotto la supervisione della dottoressa Raffaella Pirini, medico veterinario esperta di questi interventi.  "La dolcezza e la delicatezza di Kao, assieme all’affettuosità e alla pazienza di Maty, hanno conquistato non solo i piccoli, ma anche i grandi – spiega la dottoressa Corvini della Fondazione Opera don Pippo –: dai sanitari ai genitori, rimasti sorpresi e felici della loro presenza gentile e rasserenante". È infatti scientificamente dimostrata l’efficacia benefica della pet therapy, una tra le varie iniziative di umanizzazione delle cure. "In ambito ospedaliero, contribuisce ad alleviare lo stress psicologico dei piccoli pazienti e dei loro genitori, promuovendo il loro benessere durante la degenza, ma ha un effetto benefico anche sugli operatori sanitari", aggiunge la dottoressa Elena Vetri, della direzione sanitaria del Morgagni Pierantoni.

Cronaca

Accordo tra l’ospedale e la Fondazione Opera don Pippo



L’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì si arricchisce di due speciali terapeuti: non si tratta di medici con tanto di stetoscopio al collo ma di ‘dog-tori’, sanitari privi di camice ma ricchi di morbido pelo biondo e di un cuore in grado di alleviare le pene dei piccoli pazienti. Da fine giugno nella struttura forlivese è partito il progetto di pet therapy (pet in inglese significa ‘animale domestico’) dal titolo‘Dog-tori in reparto - Interventi Assistiti con Animali in Pediatria’: un’iniziativa proposta dalla Fondazione Opera Don Pippo Onlus di Forlì e realizzata in collaborazione con il reparto diretto dal dottor Enrico Valletta e la direzione sanitaria del presidio ospedaliero. 
Una mattina a settimana per circa un’ora e un quarto Kao e Matilde, golden retriever e labrador retriver di tre e quattro anni, varcano la soglia della Pediatria per incontrare i giovanissimi degenti in compagnia delle coadiutrici Giulia Grigi e Silvia Corvini, psicologhe e psicoterapeute esperte in terapia mediata da animali, sotto la supervisione della dottoressa Raffaella Pirini, medico veterinario esperta di questi interventi. 
"La dolcezza e la delicatezza di Kao, assieme all’affettuosità e alla pazienza di Maty, hanno conquistato non solo i piccoli, ma anche i grandi – spiega la dottoressa Corvini della Fondazione Opera don Pippo –: dai sanitari ai genitori, rimasti sorpresi e felici della loro presenza gentile e rasserenante". È infatti scientificamente dimostrata l’efficacia benefica della pet therapy, una tra le varie iniziative di umanizzazione delle cure. "In ambito ospedaliero, contribuisce ad alleviare lo stress psicologico dei piccoli pazienti e dei loro genitori, promuovendo il loro benessere durante la degenza, ma ha un effetto benefico anche sugli operatori sanitari", aggiunge la dottoressa Elena Vetri, della direzione sanitaria del Morgagni Pierantoni.

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