Come previsto, la rovente estate 2022 rimarrà orfana del Festival di Castrocaro. Il bando emesso dal Comune termale per individuare il gestore delle prossime tre edizioni del concorso è infatti andato deserto. Il ‘Voci Nuove’ si trova a vivere dunque il terzo stop della sua gloriosa storia, iniziata nel 1957, dopo quelli del 1998 e del 2000. Una cancellazione che tuttavia era nell’aria, dopo che il Comune, titolare del marchio ‘Voci Nuove Castrocaro’, e Arcobaleno Tre, società romana al timone delle ultime tre kermesse, avevano comunicato la decisione di non far valere l’opzione per il rinnovo del rapporto. Un annuncio a sorpresa, dal momento che le parti, alla naturale scadenza del contratto, avevano manifestato reciproca soddisfazione ponendo le basi per proseguire l’esperienza. Tanto è vero che a fine 2021 l’amministrazione comunale, allora guidata da Marianna Tonellato, aveva inviato a Roma il contratto da controfirmare. Ma quando ormai il tappo di champagne stava per saltare, si è registrato l’inatteso passo indietro di Arcobaleno Tre. Un imprevisto che ha costretto il Comune di Castrocaro a intraprendere una lotta contro il tempo per scongiurare la cancellazione della edizione 2022. La Centrale unica di committenza dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese si è messa subito al lavoro per redigere un nuovo bando, sulla falsariga di quello precedente. Dopo un paio di differimenti del termine per la presentazione delle domande, il giorno del giudizio era stato fissato per venerdì: ieri mattina la presa d’atto della mancanza di aspiranti nuovi gestori. I tempi per organizzare le selezioni e la finale del concorso sarebbero stati comunque risicatissimi. Difficile altresì intavolare una nuova trattativa con la tv di Stato, che già negli ultimi anni aveva relegato il Festival alla differita sul secondo canale. Una situazione legata anche all’emergenza sanitaria, che aveva indotto gli organizzatori a traslocare la finalissima dallo scenario di piazza d’Armi a Terra del Sole al più raccolto giardino del Padiglione delle Feste delle Terme, accessibile solo su invito. Una vetrina non premiata dai dati Auditel, in lenta ma inesorabile caduta, dai milioni di telespettatori del periodo aureo della manifestazione al laconico 4,3 % di share del 2021. Sembrano davvero lontani i tempi in cui il concorso, trasmesso in diretta tv in prima serata sulla rete ammiraglia Rai e condotto da Mike Bongiorno o Pippo Baudo, sfornava talenti a profusione: basti pensare ai primi anni Ottanta, che consacrarono artisti come Luca Barbarossa, Eros Ramazzotti e Zucchero Fornaciari. Nessuno dei vincitori negli ultimi vent’anni è riuscito invece a imporsi ad alti livelli. Mancanza di talenti o format da svecchiare? Di sicuro ha incidere il colpo di spugna sul legame con Sanremo: un tempo chi si imponeva a Castrocaro approdava diritto al Festival per antomasia. Ora questo stop. Solo temporaneo, assicura il neo sindaco Francesco Billi, eletto appena un mese fa: "Abbiamo ereditato questa situazione dalle premesse impossibili. Ma non spegneremo le luci sul Festival. Anzi questa è l’occasione per riflettere e lavorare per un rinnovato rilancio nel 2023. Valuteremo tutte le opzioni possibili". Francesca Miccoli