di Gilberto Mosconi AAA... Acqua cercasi. E allora il sindaco di Sàrsina, nel cui territorio si sviluppa per la maggior parte il lago di Quarto (in minor parte è in territorio di Bagno di Romagna), ha inviato una lettera al Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Banaccini, sull’emergenza idrica e sul recupero del lago di Quarto. L’input per la missiva scaturisce dopo che Cangini ha partecipato all’incontro degli ’Stati Generali della montagna’, tenuto a Santa Sofia qualche giorno fa. "In occasione degli ’Stati generali della montagna’ lei ha tratteggiato le linee programmatiche delle politiche sulla montagna dei prossimi anni, mettendo al centro anche il tema degli invasi - ha scritto Cangini -. Voglio riproporre alla sua attenzione la situazione del lago di Quarto, secondo invaso per dimensioni della Romagna, che lei stesso ha visitato nell’aprile 2019 e che originariamente aveva una capienza di quattro milioni di metri cubi di acqua, oggi purtroppo interrato al 90%. I cittadini mi hanno più volte chiesto di farmi da portavoce e sono partite anche alcune raccolte firme. L’emergenza idrica ha riacceso i riflettori sulla necessità di dotarci di nuovi invasi, in modo da ampliare la capacità di stoccaggio di acqua. Crediamo che la pulizia del lago di Quarto sia un’opportunità per creare una riserva idrica minimizzando l’impatto ambientale poiché esiste già lo sbarramento e si tratterebbe ’solamente’ di svuotare l’invaso dall’interramento". Cangini prosegue: "Considerata la recente approvazione della legge regionale sulle derivazioni idroelettriche e la scadenza del 2029 della concessione ad Enel Green Power, riteniamo che sia questo il momento per delineare le strategie sul Lago di Quarto come risorsa idrica per la Valle del Savio e l’intera Romagna. Chiediamo alla Regione di assumersi il ruolo che le è proprio, di capofila nei confronti dei vari soggetti coinvolti e nei confronti del concessionario e diamo, già da ora, la nostra totale disponibilità a partecipare ad un tavolo operativo. E’ questo il momento per mettere in campo la progettualità per far riacquisire capacità di invaso a Quarto: laminazione delle piene, uso irriguo, antincendio, minimo deflusso vitale del fiume e uso idropotabile. Abbiamo esplorato alcune idee progettuali che consentirebbero di evitare l’annoso problema del trasporto solido di detriti attraverso la creazione di tre invasi adiacenti ma separati dall’asta del fiume Savio che comunicheranno con l’alveo del fiume attraverso appositi sistemi di filtraggio e stoccaggio dei limi. E’ evidente che a queste finalità si aggiungerebbe l’attrattività turistica che un lago genera e che darebbe un grande contributo all’economia della nostra Valle".