La giunta regionale risarcisca "coloro che sono stati colpiti dall’improvvisa e forte ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi sia nel modenese sia in tutta la vallata del Montone, nella zona del Rabbi a Predappio, fino a Premilcuore, e nell’alta val Bidente, causando ingenti danni all’agricoltura, alle abitazioni civili e alle attività produttive del territorio". A chiedere l’intervento della Regione, tramite un question time, è stato il consigliere della Lega Stefano Bargi, con un’interrogazione firmata anche dal collega Massimiliano Pompignoli. Il consigliere ha ricordato come "a giugno e luglio la grandine abbia colpito il forlivese e il modenese. Certo, sono eventi imprevedibili, ma dobbiamo considerare la ripetibilità di situazioni diventate strutturali. I danni all’agricoltura e alle strutture della zootecnia sono stati enormi". I consiglieri del Carroccio hanno ricordato che "il 7 luglio la grandine, grossa come palline da golf, ha devastato "la vallata del Montone e in particolare i comuni di Rocca San Casciano e Dovadola e la zona del Rabbi a Predappio e a Premilcuore e nell’alta val Bidente". L’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha sottolineato che "le grandinate sono un evento assicurabile e ci sono contributi pubblici. Per i risarcimenti, però, serve una deroga del Parlamento e stiamo valutando se esistano le condizioni". Riguardo ai danni da vento e tempesta e a quelli strutturali, "è stata chiesta una relazione ad Arpae e ai servizi territoriali per poi procedere". L’assessore ha aggiunto: "Ricordo che c’è un portale dove segnalare i danni. E’ necessaria la riorganizzazione della gestione del rischio delle imprese agricole". E ha concluso: "Dal 2023, a livello nazionale, ci saranno 300 milioni di euro per fondi mutualistici contro le calamità naturali". Quinto Cappelli