di Stefania Navacchia Non solo liscio, opera lirica ottocentesca e Cante romagnole. Il legame tra la nostra terra e la musica, soprattutto vocale, percorre anche sentieri meno noti, ma forse più preziosi, che vanno alle origini della musica occidentale e del suo rapporto con l’Italia e la nostra lingua. ‘Apripista’ di questa strada fu Claudio Cavina, controtenore e direttore nato a Terra del Sole nel 1961 e morto a Forlì nel 2020. Alla sua memoria sarà dedicato il concerto ‘Laudate Dominum. La musica sacra al tempo di Monteverdi’, che questa sera Entroterre Festival porta a San Mercuriale. Protagonista alle 21.30 sarà ‘La Venexiana’, ensemble fondato proprio da Cavina nel 1997 e specializzato nel repertorio tardo rinascimentale e barocco. Impegnati in questa circostanza saranno i soprani Emanuela Galli e Vittoria Giacobazzi, Dario Carpanese all’organo, Elena Spotti all’arpa doppia e Gabriele Palomba alla tiorba. "La Venexiana degusta il suono del Rinascimento e del Barocco. La libertà di questa musica è restituita fin nei minimi dettagli con finezza, sicurezza stilistica, intonazione perfetta, omogeneità e bellezza sonora". Così il quotidiano tedesco ‘Der Tagesspiegel’ definisce il gruppo, la cui direzione artistica è ora di Palomba, il quale continua il cammino tracciato nei 20 anni in cui la guida fu affidata a Cavina. In quei due decenni il gruppo divenne un punto di riferimento nel panorama dell’esecuzione tra Rinascimento e Barocco, con le registrazioni di lavori scritti ad esempio da Luzzasco Luzzaschi, Sigismondo d’India, Luca Marenzio, Gesualdo da Venosa e Claudio Monteverdi, con la ‘Monteverdi Edition’ pubblicata dalla ‘Glossa’. Chiavi del lavoro compiuto da Cavina e dalla Venexiana sono la lingua italiana e il suo rapporto con la musica: partendo dai presupposti che caratterizzarono la produzione tra Cinquecento e Seicento, e in particolare il madrigale monteverdiano, la parola e la sua chiarezza divennero il centro dell’interpretazione portata avanti dal gruppo. Venne data importanza alla retorica, al testo e alla declamazione. Tali elementi vennero letti in ottica drammaturgica: non è un caso che tra XVI e XVII secolo sia nato il teatro musicale. Si può parlare di un vero e proprio ‘stile italiano’, poi utilizzato nel repertorio sacro, che La Venexiana eseguirà questa sera per rendere omaggio al suo fondatore. L’ingresso allo spettacolo è gratuito. Informazioni disponiboli mandando un’email all’indirizzo www.entroterre.org, info@entroterre.org.