L’agricoltore Mario Conficconi mostra una zucchina danneggiata dalle cavallette

di Matteo Bondi   E’ uno dei flagelli per eccellenza. Le cavallette, dall’antico testamento in poi, sono associate a devastazione e calamità, ne sanno qualcosa, purtroppo, vari agricoltori di Meldola che hanno visto ‘letteralmente’ svanire il duro lavoro sui campi nel giro di pochi giorni. L’area colpita dal fenomeno è più vasta della sola Meldola: si parla anche di Civitella, Galeata, Castrocaro, Sarsina, Mercato Saraceno e Cesena. Per fare chiarezza anche sulle reali dimensioni dell’invasione di cavallette si svolgerà proprio oggi un incontro, promosso dall’amministrazione comunale meldolese, a cui parteciperanno gli altri comuni coinvolti, la Regione, l’Ausl, le associazioni di categoria e gli agricoltori stessi.  "I miei campi erano stati devastati anche lo scorso anno – racconta Mario Conficoni, 72enne titolare dell’azienda agricola La Campaza di Gualdo a Meldola –, un danno di 25.000 euro che ha mangiato la mia e la pensione di mia moglie. Quest’anno ho visto nascere le cavallette dalle uova lasciate lo scorso anno e ho interessato tutti, dal Comune alla Coldiretti, fino alla Regione". Un interessamento che ha portato a sollevare il problema, ma non a risolverlo. "I miei 10 ettari di erba medica sono stati mangiati completamente – racconta –, adesso hanno mangiato tutta la cicoria, le zucchine e stanno passando ai cetrioli. Purtroppo non ci si può fare nulla, ma almeno spero che venga riconosciuta come calamità naturale e si possa accedere a degli indennizzi".  Conficoni non è l’unico agricoltore colpito dalle cavallette. "Si tratta di un fenomeno diffuso, quest’anno ancor più dello scorso anno – spiega Lorenzo Grilli, agricoltore a sua volta e dirigente di Coldiretti –, siamo in tanti ad aver avuto danni. Chiediamo che si possa studiare una strategia che ci permetta di fare fronte alla siccità, perché questo è il fenomeno che aiuta il diffondersi delle cavallette. Vorremmo poter installare dei bacini per la raccolta di acqua da poter utilizzare per irrigare i campi".  Quello di oggi è il secondo incontro del gruppo di lavoro istituito per cercare di far fronte all’emergenza. "Ci siamo trovati già il 22 giugno – spiega il sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci –, da allora abbiamo censito tutte le aziende, che denunciavano l’attacco delle cavallette, andando di persona a verificare danni e cause. Solo nel nostro comune sono 10 le aziende colpite. Nell’incontro di oggi cercheremo di confrontarci con gli altri comuni per capire l’entità totale dei danni e anche le migliori strategie per il futuro".  Al momento è stato dati incarico a un’azienda di Brescia per sperimentare una lotta biologica contro le cavallette. "Il mio campo è coltivato solo a biologico, anzi a simbiotico – spiega Conficoni –, speriamo che questa sperimentazione possa dare i suoi frutti, anche se per quest’anno non si potrà fare nulla. Per questo, torno a precisare, che servirebbe l’intervento della Regione con il riconoscimento di calamità naturale".

Cronaca

di Matteo Bondi
 
E’ uno dei flagelli per eccellenza. Le cavallette, dall’antico testamento in poi, sono associate a devastazione e calamità, ne sanno qualcosa, purtroppo, vari agricoltori di Meldola che hanno visto ‘letteralmente’ svanire il duro lavoro sui campi nel giro di pochi giorni. L’area colpita dal fenomeno è più vasta della sola Meldola: si parla anche di Civitella, Galeata, Castrocaro, Sarsina, Mercato Saraceno e Cesena. Per fare chiarezza anche sulle reali dimensioni dell’invasione di cavallette si svolgerà proprio oggi un incontro, promosso dall’amministrazione comunale meldolese, a cui parteciperanno gli altri comuni coinvolti, la Regione, l’Ausl, le associazioni di categoria e gli agricoltori stessi. 
"I miei campi erano stati devastati anche lo scorso anno – racconta Mario Conficoni, 72enne titolare dell’azienda agricola La Campaza di Gualdo a Meldola –, un danno di 25.000 euro che ha mangiato la mia e la pensione di mia moglie. Quest’anno ho visto nascere le cavallette dalle uova lasciate lo scorso anno e ho interessato tutti, dal Comune alla Coldiretti, fino alla Regione". Un interessamento che ha portato a sollevare il problema, ma non a risolverlo. "I miei 10 ettari di erba medica sono stati mangiati completamente – racconta –, adesso hanno mangiato tutta la cicoria, le zucchine e stanno passando ai cetrioli. Purtroppo non ci si può fare nulla, ma almeno spero che venga riconosciuta come calamità naturale e si possa accedere a degli indennizzi". 
Conficoni non è l’unico agricoltore colpito dalle cavallette. "Si tratta di un fenomeno diffuso, quest’anno ancor più dello scorso anno – spiega Lorenzo Grilli, agricoltore a sua volta e dirigente di Coldiretti –, siamo in tanti ad aver avuto danni. Chiediamo che si possa studiare una strategia che ci permetta di fare fronte alla siccità, perché questo è il fenomeno che aiuta il diffondersi delle cavallette. Vorremmo poter installare dei bacini per la raccolta di acqua da poter utilizzare per irrigare i campi". 
Quello di oggi è il secondo incontro del gruppo di lavoro istituito per cercare di far fronte all’emergenza. "Ci siamo trovati già il 22 giugno – spiega il sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci –, da allora abbiamo censito tutte le aziende, che denunciavano l’attacco delle cavallette, andando di persona a verificare danni e cause. Solo nel nostro comune sono 10 le aziende colpite. Nell’incontro di oggi cercheremo di confrontarci con gli altri comuni per capire l’entità totale dei danni e anche le migliori strategie per il futuro". 
Al momento è stato dati incarico a un’azienda di Brescia per sperimentare una lotta biologica contro le cavallette. "Il mio campo è coltivato solo a biologico, anzi a simbiotico – spiega Conficoni –, speriamo che questa sperimentazione possa dare i suoi frutti, anche se per quest’anno non si potrà fare nulla. Per questo, torno a precisare, che servirebbe l’intervento della Regione con il riconoscimento di calamità naturale".

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