La scalata del sindaco Zattini verso l’olimpo dei primi cittadini non fa perdere il sonno a Soufian Hafi Alemani e Federico Morgagni, rispettivamente capogruppo di Pd e Forlì e Co. "Parliamo di una variazione dello zero virgola – spiega il dem –. Nel 2021 Patrizia Barbieri, sindaca di Piacenza, era al 22° posto. Poi ha perso al ballottaggio con Katia Tarasconi pochi giorni fa. Ci si può anche affidare ai sondaggi, poi alle urne si rischia di avere altre risultati. Ecco, a Zattini auguro di fare come Barbieri: in alto nelle classifiche e sconfitto alle urne". Per Morgagni "cresceranno i numeri, ma non cresca la città. E la capacità progettuale è in continuo calo. A Zattini riconosco grandi capacità comunicative e di elusione dei problemi politici".  Il consenso che il sindaco mantiene, ragiona Alemani, riguarda "una città immobile, come dicono anche parti della sua maggioranza. Per fare qualche esempio, la popolazione invecchia e quali politiche sono state fatte in proposito? Al massimo in via delle Torri, all’ingresso del Comune, è stato messo un tabellone che indica i nuovi nati. Poi i Mercoledì del Cuore, organizzati senza iniziative attorno ad essi e teatro di scontri tra ragazzini, degrado e abuso di alcol, segno che l’ordinanza anti-alcol del sindaco non è servita a niente. Concretamente dove ha inciso questa amministrazione?". L’attività amministrativa, mette in fila i numeri Morgagni, "è ferma. Nel periodo gennaio-giugno 2020 le delibere di giunta approdate in consiglio erano 32, scese lo scorso anno a 25 e a 16 quest’anno". Per Morgagni "si dovrebbe discutere di un tema che li tiene dentro tutti: il Pug, piano urbanistico generale, che contiene i servizi da erogare, la transizione ecologica, i distretti commerciali e via dicendo. Qui però non c’è la capacità di pensare nel lungo periodo. Si pensa solo all’immediato".  Tra l’altro, dichiara Alemani, quanto si sta raccogliendo ora non è merito di Zattini e soci, ma del centrosinistra. "All’accordo di programma della tangenziale avevamo iniziato a lavorare noi, come sui progetti dell’università e dell’aeroporto. Il Foro Boario è stato inaugurato con fondi dei bandi per le periferie degradate fino ai Giardini dei Musei, altro progetto che viene dal passato. Rilevo che l’amministrazione ha messo il marchio su operazioni quali l’uscita dall’Unione dei Comuni e quella, annunciata, da Livia Tellus. Forlì è una città isolata. A Meldola Zattini è stato bravo, ma per come sta governando Forlì si nota una differenza profonda". I due esponenti di minoranza sono d’accordo su un punto in particolare: "La maggioranza è in frantumi". Per Alemani questa amministrazione non è caduta dopo il voto sulla mozione di sfiducia all’assessore Melandri "per il principio di autoconservazione, non per altro. L’amministrazione non è all’altezza né delle promesse fatte, né dei bisogni della città". Per Morgagni "l’elemento coesivo è la responsabilità che hanno verso i loro elettori di non mandare a monte la prima esperienza di governo del centrodestra a Forlì".

Cronaca

La scalata del sindaco Zattini verso l’olimpo dei primi cittadini non fa perdere il sonno a Soufian Hafi Alemani e Federico Morgagni, rispettivamente capogruppo di Pd e Forlì e Co. "Parliamo di una variazione dello zero virgola – spiega il dem –. Nel 2021 Patrizia Barbieri, sindaca di Piacenza, era al 22° posto. Poi ha perso al ballottaggio con Katia Tarasconi pochi giorni fa. Ci si può anche affidare ai sondaggi, poi alle urne si rischia di avere altre risultati. Ecco, a Zattini auguro di fare come Barbieri: in alto nelle classifiche e sconfitto alle urne". Per Morgagni "cresceranno i numeri, ma non cresca la città. E la capacità progettuale è in continuo calo. A Zattini riconosco grandi capacità comunicative e di elusione dei problemi politici". 
Il consenso che il sindaco mantiene, ragiona Alemani, riguarda "una città immobile, come dicono anche parti della sua maggioranza. Per fare qualche esempio, la popolazione invecchia e quali politiche sono state fatte in proposito? Al massimo in via delle Torri, all’ingresso del Comune, è stato messo un tabellone che indica i nuovi nati. Poi i Mercoledì del Cuore, organizzati senza iniziative attorno ad essi e teatro di scontri tra ragazzini, degrado e abuso di alcol, segno che l’ordinanza anti-alcol del sindaco non è servita a niente. Concretamente dove ha inciso questa amministrazione?". L’attività amministrativa, mette in fila i numeri Morgagni, "è ferma. Nel periodo gennaio-giugno 2020 le delibere di giunta approdate in consiglio erano 32, scese lo scorso anno a 25 e a 16 quest’anno". Per Morgagni "si dovrebbe discutere di un tema che li tiene dentro tutti: il Pug, piano urbanistico generale, che contiene i servizi da erogare, la transizione ecologica, i distretti commerciali e via dicendo. Qui però non c’è la capacità di pensare nel lungo periodo. Si pensa solo all’immediato". 
Tra l’altro, dichiara Alemani, quanto si sta raccogliendo ora non è merito di Zattini e soci, ma del centrosinistra. "All’accordo di programma della tangenziale avevamo iniziato a lavorare noi, come sui progetti dell’università e dell’aeroporto. Il Foro Boario è stato inaugurato con fondi dei bandi per le periferie degradate fino ai Giardini dei Musei, altro progetto che viene dal passato. Rilevo che l’amministrazione ha messo il marchio su operazioni quali l’uscita dall’Unione dei Comuni e quella, annunciata, da Livia Tellus. Forlì è una città isolata. A Meldola Zattini è stato bravo, ma per come sta governando Forlì si nota una differenza profonda". I due esponenti di minoranza sono d’accordo su un punto in particolare: "La maggioranza è in frantumi". Per Alemani questa amministrazione non è caduta dopo il voto sulla mozione di sfiducia all’assessore Melandri "per il principio di autoconservazione, non per altro. L’amministrazione non è all’altezza né delle promesse fatte, né dei bisogni della città". Per Morgagni "l’elemento coesivo è la responsabilità che hanno verso i loro elettori di non mandare a monte la prima esperienza di governo del centrodestra a Forlì".

Ma l’opposizione sfida il sindaco:  "Crescono i  numeri, non la città"    

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