Andrea Zocca davanti al ristorante. È anche presidente di Fipe-Confcommercio Forlì

Andrea Zocca, presidente Fipe-Confcommercio Forlì, che momento sta vivendo il settore dei pubblici esercizi in termini di ricerca del personale?  "La situazione è abbastanza complicata ed è la stessa da qualche mese. Ora è difficile trovare lavoratori. In riviera bar e ristoranti sono in grande difficoltà, così come noi a Forlì. Il personale è poco, poi alla fine ci si arrangia". Quali sono gli elementi alla base di questo stato di cose?  "Una premessa. Io parlo per chi rispetta la normativa e applica il contratto collettivo di lavoro, che come Fipe abbiamo sottoscritto. Detto questo, facciamo fatica a trovare personale perché c’è una fuga dal nostro lavoro. In tanti hanno dato le dimissioni, specie nell’ultimo anno. È in sostanza aumentato molto il turn-over".  Il motivo?  "Perché questi sono mesi di ripresa economica, con tante attività, di ogni genere, che hanno aperto. Questo ha fatto aumentare la concorrenza e, come noto, nei pubblici esercizi viene chiesto di lavorare sabato, domenica, festivi, di notte. Quindi chi può sceglie di fare altro, magari prendendo qualcosa in meno. Prendiamo un supermercato: dopo le 21 non si lavora".  Che stipendio garantite?  "Un cameriere a 40 ore, senza esperienza, 1.200 euro circa. Uno stipendio dignitoso. Se hanno esperienza, è invece il mercato a fare il prezzo. Poi, se parliamo di part-time, siamo a 700 euro circa". C’è richiesta di part-time?  "Sì, a richiederli sono soprattutto studenti e mamme".  Cosa ci aspetta i prossimi mesi?  "Con l’autunno temo che verrà meno la dinamicità del lavoro".  Ha avuto segnalazioni di persone che hanno rifiutato il lavoro perché ricevono il reddito di cittadinanza?  "No, ma non escludo che ci siano anche nel nostro territorio, anche se ritengo siano casi decisamente limitati. Non è che se elimini il reddito di cittadinanza a Forlì poi trovi subito tutti i candidati che cerchi. Personalmente mi è capitato un caso di una persona che ha rifiutato il lavoro perché stava ricevendo la disoccupazione".  Bar e ristoranti hanno le stesse difficoltà nel trovare personale?  "Sì, la situazione è identica. C’è chi sceglie di fare un altro lavoro, con orari migliori".  Parla di ragazzi? "Non è vero, come si sente dire, che i giovani non hanno voglia di lavorare. Veniamo da due anni di pandemia, e se un 20enne preferisce lavorare in fabbrica e finire il turno alle 17 di venerdì, e non lavorare la domenica, per recuperare il tempo perduto, lo capisco in pieno".  Lei è anche responsabile dei due McDonald’s cittadini, in viale Bologna e al Puntadiferro. Mesi fa rendeste noto che il gruppo, in provincia, cercava 29 dipendenti: li avete trovati tutti?  "Sì, ma ne sto ancora cercando. Perché ci sono state tante dimissioni in quest’ultimo anno tali da bilanciare le assunzioni fatte. In viale Bologna lavorano 50 persone, e potendo ne assumerei subito altre dieci. Tre sono state assunte la settimana scorsa. Due venerdì al mese facciamo colloqui ma siamo al paradosso: mi sono sentito dire ’le farò sapere’, la tipica frase che una volta dicevamo noi al termine del colloquio di lavoro. Sono poi preoccupato per la prossima apertura a Forlì".  Dove nascerà il nuovo McDonald’s?  "Davanti al Globo, in via Gordini, all’uscita del casello A14. Partiremo con una quarantina di dipendenti anche perché, vista la collocazione e la natura dell’attività, avremo orari prolungati. Sto cercando personale da mesi e si fatica a trovare. Comincio ad essere un po’ preoccupato". Luca Bertaccini

Cronaca

Andrea Zocca, presidente Fipe-Confcommercio Forlì, che momento sta vivendo il settore dei pubblici esercizi in termini di ricerca del personale? 
"La situazione è abbastanza complicata ed è la stessa da qualche mese. Ora è difficile trovare lavoratori. In riviera bar e ristoranti sono in grande difficoltà, così come noi a Forlì. Il personale è poco, poi alla fine ci si arrangia".
Quali sono gli elementi alla base di questo stato di cose? 
"Una premessa. Io parlo per chi rispetta la normativa e applica il contratto collettivo di lavoro, che come Fipe abbiamo sottoscritto. Detto questo, facciamo fatica a trovare personale perché c’è una fuga dal nostro lavoro. In tanti hanno dato le dimissioni, specie nell’ultimo anno. È in sostanza aumentato molto il turn-over". 
Il motivo? 
"Perché questi sono mesi di ripresa economica, con tante attività, di ogni genere, che hanno aperto. Questo ha fatto aumentare la concorrenza e, come noto, nei pubblici esercizi viene chiesto di lavorare sabato, domenica, festivi, di notte. Quindi chi può sceglie di fare altro, magari prendendo qualcosa in meno. Prendiamo un supermercato: dopo le 21 non si lavora". 
Che stipendio garantite? 
"Un cameriere a 40 ore, senza esperienza, 1.200 euro circa. Uno stipendio dignitoso. Se hanno esperienza, è invece il mercato a fare il prezzo. Poi, se parliamo di part-time, siamo a 700 euro circa".
C’è richiesta di part-time? 
"Sì, a richiederli sono soprattutto studenti e mamme". 
Cosa ci aspetta i prossimi mesi? 
"Con l’autunno temo che verrà meno la dinamicità del lavoro". 
Ha avuto segnalazioni di persone che hanno rifiutato il lavoro perché ricevono il reddito di cittadinanza? 
"No, ma non escludo che ci siano anche nel nostro territorio, anche se ritengo siano casi decisamente limitati. Non è che se elimini il reddito di cittadinanza a Forlì poi trovi subito tutti i candidati che cerchi. Personalmente mi è capitato un caso di una persona che ha rifiutato il lavoro perché stava ricevendo la disoccupazione". 
Bar e ristoranti hanno le stesse difficoltà nel trovare personale? 
"Sì, la situazione è identica. C’è chi sceglie di fare un altro lavoro, con orari migliori". 
Parla di ragazzi?
"Non è vero, come si sente dire, che i giovani non hanno voglia di lavorare. Veniamo da due anni di pandemia, e se un 20enne preferisce lavorare in fabbrica e finire il turno alle 17 di venerdì, e non lavorare la domenica, per recuperare il tempo perduto, lo capisco in pieno". 
Lei è anche responsabile dei due McDonald’s cittadini, in viale Bologna e al Puntadiferro. Mesi fa rendeste noto che il gruppo, in provincia, cercava 29 dipendenti: li avete trovati tutti? 
"Sì, ma ne sto ancora cercando. Perché ci sono state tante dimissioni in quest’ultimo anno tali da bilanciare le assunzioni fatte. In viale Bologna lavorano 50 persone, e potendo ne assumerei subito altre dieci. Tre sono state assunte la settimana scorsa. Due venerdì al mese facciamo colloqui ma siamo al paradosso: mi sono sentito dire ’le farò sapere’, la tipica frase che una volta dicevamo noi al termine del colloquio di lavoro. Sono poi preoccupato per la prossima apertura a Forlì". 
Dove nascerà il nuovo McDonald’s? 
"Davanti al Globo, in via Gordini, all’uscita del casello A14. Partiremo con una quarantina di dipendenti anche perché, vista la collocazione e la natura dell’attività, avremo orari prolungati. Sto cercando personale da mesi e si fatica a trovare. Comincio ad essere un po’ preoccupato".
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