Alessandro Nicolucci, enologo e titolare dell’omonima azienda vitivinicola a Predappio Alta, che cosa pensa dei dati forniti da Confagricoltura dell’Emilia-Romagna? "Sono realistici. Anzi, dico di più: se non dovesse piovere entro i primi giorni di agosto, non solo appassiranno dei grappoli d’uva, ma si seccheranno anche delle viti, che già attualmente iniziano a riprendersi indietro, per sopravvivere, quelle sostanze che avevano concesso ai grappoli nei mesi scorsi". La vendemmia quest’anno sarà anticipata addirittura al 10 agosto? "Se l’uva non appassirà prima. Oltre la siccità e le malattie, si sta verificando un altro fenomeno preoccupante". Quale? "Le cavallette, che divorano le foglie più tenere delle viti". L’uva sta vivendo una stagione estrema? "Se continua così, con temperature sopra la norma e niente piogge, sarà una stagione peggiore del 2003, con danni gravissimi alla vendemmia". Perché tanta siccità? "È piovuto poco d’inverno, pochissimo in primavera e neve non ne è caduta. Le conseguenze sono queste". Alcuni rimedi? "Ci sono prodotti biologici per ridurre la traspirazione, ma sono palliativi. Un modo per tenere il terreno più fresco è falciare l’erba e lasciarla nel terreno per creare uno strato che mantenga il più possibile quel po’ di umidità che rimane nel terreno". Quinto Cappelli