Ieri era la prima giornata in cui era possibile prenotare la quarta dose, utilizzando i canali messi a disposizione dell’Ausl Romagna anche nelle precedenti fasi della campagna vaccinale: sportelli Cup, Cupweb, FarmaCUP, Cuptel, Fascicolo sanitario elettronico, app ER-Salute. In Romagna sono state 4.994 le prenotazioni per la quarta dose tra gli over 60: a Forlì e comprensorio sono state 784, segue il Cesenate con 901, il Riminese con 1.044 e il comprensorio Ravennate con 2.265. Le Ausl dell’Emilia Romagna invieranno un sms alla platea di persone interessate da questa nuova fase vaccinale; le vaccinazioni saranno effettuate dai medici di medicina generale, al padiglione Vallisneri e nelle farmacie che risponderanno positivamente alla richiesta di Ausl e Regione. Destinatari sono come detto tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età – una platea di circa 850mila persone – e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su. Rimangono naturalmente attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi. A questo proposito (i dati sono contenuti nel bollettino dell’Ausl e aggiornati al 10 luglio) gli over 80 vaccinati a Forlì e comprensorio erano 4.770 su una popolazione di ’aventi diritto’ di 13.634. Detto altrimenti: si è vaccinato il 35% di chi ha più di 80 anni. Percentuale che ci pone sopra ai riminesi (28%), ai cesenati (31,8%) e sotto ai ravennati (42% di over 80 vaccinati). La quarta dose è somministrata per tutti dopo un intervallo minimo di circa 4 mesi (120 giorni) dalla terza dose o dall’ultima infezione. "Questo nuovo allargamento della platea dei destinatari della quarta dose garantirà una maggior copertura nella nostra popolazione e quindi rivolgo un invito a tutti gli aventi diritto ad accedere senza esitazioni alla prenotazione – ragiona Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna –. Ancora oggi la priorità resta quella di proteggerci e di mettere in sicurezza le persone più fragili e anziane. E continuiamo a convincere le persone che ancora non hanno fatto neanche la prima dose". "Le persone non sono ancora informate del fatto che possono prenotarsi", racconta Alberto Lattuneddu, presidente di Federfarma provinciale. Solo ieri pomeriggio la Regione e l’Ausl hanno chiesto ai farmacisti non soltanto di rendersi disponibili per le prenotazioni, ma anche di vaccinare. "Ho inviato una comunicazione agli associati. Abbiamo dato risposta positiva a questa richiesta, ma non posso obbligare nessuno ad effettuare le vaccinazioni", spiega. I problemi? "Il personale delle farmacie è in ferie, diversi sono a loro volta contagiati, senza contare l’aumento del numero dei tamponi da fare". Altro ostacolo pratico: "Per aprire la confezione di vaccino, così da non sprecarlo, mi servono 11 appuntamenti, e un paio di riservisti. Non è così semplice". Per partire con le vaccinazioni, la farmacia interessata deve chiedere i sieri all’Ausl. Con la fine della fase emergenziale "i contagi sono aumentati. Le persone si fanno domande sul perché di tutte queste dosi. Rilevo poi che ora è una minima parte dei clienti quella che entra in farmacia senza mascherina. In settembre-ottobre la situazione sarà ancora peggiore". Luca Bertaccini