Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. nella lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiesto un forte intervento rispetto all’emergenza idrica: "A fronte di una crisi la cui severità si appresta a superare quanto mai registrato dagli inizi del secolo scorso, chiediamo che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati". "Si tratta di emergenze sempre più ricorrenti, con un costo negli ultimi 10 anni che supera i 10 miliardi di euro e per questo – precisa il Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena Massimiliano Bernabini -– l’Italia ha bisogno di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che in presenza di acqua potrebbe moltiplicare la capacità produttiva".
Riconoscimento immediato dello stato di emergenza e un piano di iniziative per far fronte alla crisi idrica. E’ il senso della interrogazione urgente presentata in Commissione agricoltura dal parlamentare Marco Di Maio: "Non c’è tempo da perdere – afferma – non solo per assicurare al più presto lo stato di emergenza alle regioni interessante ma anche per definire un piano di contrasto ad una situazione che ad oggi non ha precedenti negli ultimi 70 anni".
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