di Oscar Bandini La sindaca di Galeata Elisa Deo attacca frontalmente la gestione dell’associazione della via Romea Germanica (VRG) da parte di Flavio Foietta uno dei fondatori insieme a Rodolfo Valentini e ai soci tedeschi, promotore del lungo Cammino che da Stade (Germania) arriva a Roma ed inserito dal Consiglio d’Europa nell’elenco delle rotte culturali di interesse europeo. E lo fa con una lunga e circostanziata nota protocollata del 25 luglio indirizzata a tutti i soci a seguito dell’assemblea svoltasi lo scorso 4 giugno e che la prima cittadina contesta duramente mettendo così a nudo le diverse fratture nella gestione dell’associazione. "Con grande rammarico, e penso come me tanti altri - ha detto la sindaca Elisa Deo - abbiamo preso atto di quanto il progetto della Via Romea Germanica, a dispetto delle enormi potenzialità che poteva avere in serbo, a causa di dissidi interni, si sta rivelando un grandissimo fallimento". Nello specifico la Deo imputa al tesoriere Foietta di non aver fornito alla presidente dell’associazione italiana Liviana Zanetti l’elenco completo dei soci e sostiene che è stato impedito sempre alla Zanetti e ad altri soci di poter accedere alla sede dell’associazione in via Nefetti a Santa Sofia in quanto le chiavi "sono state fino ad ora ad uso e consumo esclusivo di Flavio Foietta". E prosegue. "A fronte di ciò, cinque sindaci del nostro territorio avevano chiesto e ottenuto un ufficio dedicato alla Via Romea Germanica nella sede della Provincia di Forlì-Cesena, al fine di concludere l’iter avviato dalla presidente Zanetti di accordo tra VRG e Alma mater Studiorum per una collaborazione operativa con docenti e dottorandi".  Ma il j’accuse continua anche sulla pubblicazione della nuova guida che, come sottolinea la Deo, il Comune di Santa Sofia ha editato grazie a fondi del Gal del territorio, non si comprende perché non sia stato richiesto il logo all’associazione Italiana (il percorso della guida è italiano), ma sia stato inserito il logo europeo con sede Santa Sofia, mentre la sede dell’associazione europea è a Bolzano. Emerge inoltre anche lo scontro istituzionale con il sindaco Daniele Valbonesi accusato per "la totale mancanza di rispetto dello statuto della VRG" avendo lui convocato l’assemblea del 4 giugno che "da statuto un quinto dei soci ha facoltà di richiedere, ma la richiesta va fatta alla presidente in carica che la deve a sua volta convocare e presiedere. Non è previsto che questo ruolo possa essere interpretato da altri, nè da un sindaco. Una situazione che sta assumendo i tratti del grottesco". Risultato, secondo la Deo, è stata la delegittimazione della presidente e la proposta di un nuovo direttivo con a capo proprio Foietta. "Un grave affronto, dato che lo stesso sindaco Valbonesi aveva ribadito in precedenza che per il bene dell’associazione, il direttivo doveva essere azzerato completamente per lasciare spazio a nuovi componenti".  "Il giorno seguente all’assemblea, con un atteggiamento penoso intriso di infantilismo puro - continua la sindaca di Galeata Elisa Deo - alcuni dei soci, compresa la sottoscritta, sono stati eliminati senza motivo da parte di Foietta da tutte le chat e dai gruppi social della associazione. Vorrei venisse fatta chiarezza sulle voci di bilancio che a me destano ancora parecchie perplessità, ma soprattutto molta preoccupazione".

Cronaca

di Oscar Bandini
La sindaca di Galeata Elisa Deo attacca frontalmente la gestione dell’associazione della via Romea Germanica (VRG) da parte di Flavio Foietta uno dei fondatori insieme a Rodolfo Valentini e ai soci tedeschi, promotore del lungo Cammino che da Stade (Germania) arriva a Roma ed inserito dal Consiglio d’Europa nell’elenco delle rotte culturali di interesse europeo. E lo fa con una lunga e circostanziata nota protocollata del 25 luglio indirizzata a tutti i soci a seguito dell’assemblea svoltasi lo scorso 4 giugno e che la prima cittadina contesta duramente mettendo così a nudo le diverse fratture nella gestione dell’associazione.
"Con grande rammarico, e penso come me tanti altri - ha detto la sindaca Elisa Deo - abbiamo preso atto di quanto il progetto della Via Romea Germanica, a dispetto delle enormi potenzialità che poteva avere in serbo, a causa di dissidi interni, si sta rivelando un grandissimo fallimento". Nello specifico la Deo imputa al tesoriere Foietta di non aver fornito alla presidente dell’associazione italiana Liviana Zanetti l’elenco completo dei soci e sostiene che è stato impedito sempre alla Zanetti e ad altri soci di poter accedere alla sede dell’associazione in via Nefetti a Santa Sofia in quanto le chiavi "sono state fino ad ora ad uso e consumo esclusivo di Flavio Foietta". E prosegue. "A fronte di ciò, cinque sindaci del nostro territorio avevano chiesto e ottenuto un ufficio dedicato alla Via Romea Germanica nella sede della Provincia di Forlì-Cesena, al fine di concludere l’iter avviato dalla presidente Zanetti di accordo tra VRG e Alma mater Studiorum per una collaborazione operativa con docenti e dottorandi". 
Ma il j’accuse continua anche sulla pubblicazione della nuova guida che, come sottolinea la Deo, il Comune di Santa Sofia ha editato grazie a fondi del Gal del territorio, non si comprende perché non sia stato richiesto il logo all’associazione Italiana (il percorso della guida è italiano), ma sia stato inserito il logo europeo con sede Santa Sofia, mentre la sede dell’associazione europea è a Bolzano. Emerge inoltre anche lo scontro istituzionale con il sindaco Daniele Valbonesi accusato per "la totale mancanza di rispetto dello statuto della VRG" avendo lui convocato l’assemblea del 4 giugno che "da statuto un quinto dei soci ha facoltà di richiedere, ma la richiesta va fatta alla presidente in carica che la deve a sua volta convocare e presiedere. Non è previsto che questo ruolo possa essere interpretato da altri, nè da un sindaco. Una situazione che sta assumendo i tratti del grottesco".
Risultato, secondo la Deo, è stata la delegittimazione della presidente e la proposta di un nuovo direttivo con a capo proprio Foietta. "Un grave affronto, dato che lo stesso sindaco Valbonesi aveva ribadito in precedenza che per il bene dell’associazione, il direttivo doveva essere azzerato completamente per lasciare spazio a nuovi componenti". 
"Il giorno seguente all’assemblea, con un atteggiamento penoso intriso di infantilismo puro - continua la sindaca di Galeata Elisa Deo - alcuni dei soci, compresa la sottoscritta, sono stati eliminati senza motivo da parte di Foietta da tutte le chat e dai gruppi social della associazione. Vorrei venisse fatta chiarezza sulle voci di bilancio che a me destano ancora parecchie perplessità, ma soprattutto molta preoccupazione".

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