Antimo Martino (classe ’78), anche lui più giovane del predecessore Dell’Agnello (’61)

di Valerio Rustignoli Ha ormai preso forma la nuova Unieuro disegnata da coach Antimo Martino che, insieme agli uomini mercato biancorossi, sta lavorando adesso, senza necessità di andare con fretta, per completare il roster con i due americani negli spot di pivot e di esterno titolare. Quello che già si può intuire, però, è che rispetto alla passata stagione quella di Forlì sarà una formazione dalla carta di identità decisamente più verde. Dopo tre stagioni con coach Sandro Dell’Agnello, che non ha mai fatto mistero di prediligere giocatori di esperienza, il mercato dell’estate 2022 è stato infatti anche orientato a ringiovanire il roster rispetto alla passata stagione. Sotto canestro, il 35enne Davide Bruttini è stato sostituito da Giulio Gazzotti che a settembre compirà 31 anni, mentre al posto di Nicola Natali (classe 1988), idealmente, ci sarà Todor Radonjic, più giovane di oltre dieci anni rispetto all’ala toscana, essendo nato il 1° aprile 1997. Anche in cabina di regia l’idea è stata quella di abbassare l’età media: con la palla si alterneranno Fabio Valentini e Lorenzo Penna, nati rispettivamente nel 1999 e nel 1998, che prenderanno il posto dell’ancor più giovane, in realtà, Mattia Palumbo (classe 2000), ma anche del veterano Jacopo Giachetti (39 anni in vista). Vero è che, idealmente, la partenza del capitano, classe 1983, a livello anagrafico fa il pari con l’arrivo di Daniele Cinciarini, addirittura di qualche mese più vecchio (essendo quest’ultimo nato a giugno, mentre Giachetti è del mese di dicembre), ma mediamente la cabina di regia sarà decisamente più giovane, sebbene sia Valentini che Penna abbiano già alle spalle numerosi campionati da A2, anche in contesti importanti ed ambiziosi. Questi sono i principali cambiamenti a livello della carta di identità. Il confermato Lorenzo Benvenuti avrà un anno in più, è vero, così come il ‘cambio’ Pollone-Bolpin sarà sostanzialmente neutrale da questo punto di vista, essendo entrambi nati nel 1997. Per valutare a pieno il ringiovanimento del roster forlivese, però, occorre anche attendere la firma dei due stranieri che, verosimilmente, proseguirà secondo il trend già tracciato: nella passata stagione, per Forlì avevano giocato americani piuttosto esperti come Erik Rush (1988), Kenny Hayes (1987) e Kalin Lucas (1989), con il solo Jeffrey Carroll nato negli anni ‘90 (1994). Pertanto, è probabile che anche i due stranieri che arriveranno sotto San Mercuriale in questa stagione saranno giocatori di minore esperienza, ma non per questo di minore qualità: anzi, la possibilità di trovare atleti in rampa di lancio, vogliosi di mettersi in mostra in un campionato europeo potrebbe essere quel quid che, negli ultimi anni, spesso è mancato ai giocatori stranieri biancorossi. Adesso, quindi, spetta la scelta più importante, quella che permetterà autenticamente di capire le potenzialità e le ambizioni dell’Unieuro in vista della prossima, delicata ma si spera anche appassionante stagione.

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di Valerio Rustignoli
Ha ormai preso forma la nuova Unieuro disegnata da coach Antimo Martino che, insieme agli uomini mercato biancorossi, sta lavorando adesso, senza necessità di andare con fretta, per completare il roster con i due americani negli spot di pivot e di esterno titolare. Quello che già si può intuire, però, è che rispetto alla passata stagione quella di Forlì sarà una formazione dalla carta di identità decisamente più verde.
Dopo tre stagioni con coach Sandro Dell’Agnello, che non ha mai fatto mistero di prediligere giocatori di esperienza, il mercato dell’estate 2022 è stato infatti anche orientato a ringiovanire il roster rispetto alla passata stagione. Sotto canestro, il 35enne Davide Bruttini è stato sostituito da Giulio Gazzotti che a settembre compirà 31 anni, mentre al posto di Nicola Natali (classe 1988), idealmente, ci sarà Todor Radonjic, più giovane di oltre dieci anni rispetto all’ala toscana, essendo nato il 1° aprile 1997.
Anche in cabina di regia l’idea è stata quella di abbassare l’età media: con la palla si alterneranno Fabio Valentini e Lorenzo Penna, nati rispettivamente nel 1999 e nel 1998, che prenderanno il posto dell’ancor più giovane, in realtà, Mattia Palumbo (classe 2000), ma anche del veterano Jacopo Giachetti (39 anni in vista). Vero è che, idealmente, la partenza del capitano, classe 1983, a livello anagrafico fa il pari con l’arrivo di Daniele Cinciarini, addirittura di qualche mese più vecchio (essendo quest’ultimo nato a giugno, mentre Giachetti è del mese di dicembre), ma mediamente la cabina di regia sarà decisamente più giovane, sebbene sia Valentini che Penna abbiano già alle spalle numerosi campionati da A2, anche in contesti importanti ed ambiziosi.
Questi sono i principali cambiamenti a livello della carta di identità. Il confermato Lorenzo Benvenuti avrà un anno in più, è vero, così come il ‘cambio’ Pollone-Bolpin sarà sostanzialmente neutrale da questo punto di vista, essendo entrambi nati nel 1997. Per valutare a pieno il ringiovanimento del roster forlivese, però, occorre anche attendere la firma dei due stranieri che, verosimilmente, proseguirà secondo il trend già tracciato: nella passata stagione, per Forlì avevano giocato americani piuttosto esperti come Erik Rush (1988), Kenny Hayes (1987) e Kalin Lucas (1989), con il solo Jeffrey Carroll nato negli anni ‘90 (1994).
Pertanto, è probabile che anche i due stranieri che arriveranno sotto San Mercuriale in questa stagione saranno giocatori di minore esperienza, ma non per questo di minore qualità: anzi, la possibilità di trovare atleti in rampa di lancio, vogliosi di mettersi in mostra in un campionato europeo potrebbe essere quel quid che, negli ultimi anni, spesso è mancato ai giocatori stranieri biancorossi.
Adesso, quindi, spetta la scelta più importante, quella che permetterà autenticamente di capire le potenzialità e le ambizioni dell’Unieuro in vista della prossima, delicata ma si spera anche appassionante stagione.

Forlì, Martino prepara   una squadra più giovane    

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