Forlì, 26 gennaio 2010 - Dolore e partecipazione in Municipio per la scomparsa di Salvatore Vitolo. Il sindaco Roberto Balzani, facendosi interprete della Giunta e dell’Amministrazione comunale, ha espresso ai familiari i sentimenti di cordoglio e di vicinanza in questo triste momento, ricordando l’impegno e la passione che ne hanno contraddistinto l’attività umana e professionale.

"Il percorso condiviso in questi mesi con Salvatore - afferma l’assessore alle Politiche giovanili, Valentina Ravaioli - mi ha offerto l’opportunità di coglierne la straordinaria umanità, l'ironia, la grande generosità e l'amore profondo per i giovani e per il proprio lavoro, al quale si è dedicato con impegno ed indiscussa professionalità fino all'ultimo momento. Vorrei salutarlo, com'era nel suo stile, senza retorica e con un sorriso, quel sorriso con cui, di fronte a tante idee e nuovi progetti, mi diceva con affetto: “Quanto corri, assessò... ma io corro più di te!”.”

Salvatore Vitolo è scomparso ieri pomeriggio. Ha lavorato fino alle ultime ore dei cinquant’anni che la vita gli ha concesso, con un entusiasmo ed un’ostinazione che andavano ben oltre il suo ruolo di funzionario comunale, spinto da un sogno che coincideva con l’incarico di responsabile dell’Unità politiche giovanili: quello di dar vita ad un centro per la creatività giovanile.

La Fabbrica delle Candele di piazzetta Corbizzi è nata grazie al suo fondamentale contributo e la morte lo ha colto proprio nella fase più gratificante di un lavoro durato anni e condotto senza risparmio di energie. "Salvatore - si legge in una nota del Municipio - ha saputo affiancare a una salda professionalità le doti umane più apprezzate da colleghi e amici: l’immediatezza, la trasparenza, la sincerità, l’ironia e la capacità di ascoltare, attraverso un lavoro costante di cucitura di relazioni, senza esimersi dal confronto diretto ed energico. Ha lasciato ai suoi più immediati collaboratori un compito difficile da portare a termine, ma solide basi sulle quali lavorare. E alle giovani generazioni uno spazio e una voce che ci auguriamo non vadano sprecati".