Forli, 23 settembre 2010 - Magari avrà anche un nome. Come quella moda di buttarsi dai balconi: balconing, si chiama. Come si chiamerà la fissa di rubare la bigiotteria che — da mesi — sta animando le giornate di un incognito, incontrollato drappello di ragazzine, tra i 15 e i 17 anni? (Tante piccole Eva Kant che giocano a fare Diabolik).

Anellini e collanine, vezzeggiativi nel mirino di una specie di ‘loggia adolescenziale’, tutta al femminile, che trova il suo palcoscenico preferito — per il passaparola — su facebook (e dove sennò?). 'Sì, le ragazzine se lo dicono su facebook dove sono i posti in cui è più facile rubare anelli, braccialetti, orecchini e tutto ciò che è bigiotteria — dice, lucidamente, Simona Mazzocchi, commessa esasperata —. Ieri mattina c’è stato l’ultimo episodio di una lunga serie. Ieri l’ho beccata in flagrante, una ragazzina. Ma lei poi s’è quasi messa a piangere. ‘Se chiami i miei genitori mi massacrano’ m’ha detto, implorandomi. L’ho lasciata andare...'.
 

La storia va avanti da mesi. 'A gruppi di sette-otto s’infilano nei negozi — è il racconto, esondante, preciso, di Simona —, Mattina o pomeriggio... a proposito: le ragazze girano con zaini pieni di libri, tutte minorenni: ma non devono andare a scuola?... Comunque non c’è solo il mio negozio: qui in corso della Repubblica ce ne sono tanti altri che vengono razziati...'. I dispositivi antitaccheggio non reggono. «Macché — va avanti Simona —. Le ragazze girano col tagliaunghie nella borsetta, tranciano la plastichetta che dovrebbe innescare l’allarme ed è fatta... Sempre così. Nella stragrande maggioranza dei casi ce ne accorgiamo solo dopo, quando vediamo gli ammanchi e gli scudetti antitaccheggio nel marciapiede, davanti al negozio...'. Simona si erge a portavoce degli altri negozianti depredati. 'Chiamare polizia e carabinieri? È rischioso, magari una di queste ragazze ci denuncia per sequestro di persona se la fermiamo all’ingresso...'. Simona è alla ricerca di una soluzione. E raccoglie dall’albero della saggezza un suggerimento: 'Magari le famiglie potrebbero stare un po’ più attente. E pure la scuola potrebbe fare di più sul fronte dell’educazione...'. E che succede se piglia in fallo un’altra ladruncola?; la lascia di nuovo libera? «Non so», dice Simona, commessa esasperata.