Forlì, 4 agosto 2011 - BOLLETTE dei rifiuti più leggere per diversi comuni del Forlivese. Ieri l’assemblea di Ato (Ambito territoriale ottimale, ndr) ha infatti approvato una delibera con la quale uniforma le tariffe.
Il provvedimento, spiega la dirigente di Ato Alessandra Neri, «riguarda i comuni medio piccoli, che hanno la stessa qualità dei servizi legati ai rifiuti». Il via libera all’approvazione «di una tariffa unica di fascia» avrà vantaggi dal punto di vista economico.

QUALI SONO le realtà coinvolte? Ato ha suddiviso i comuni in fasce diverse accorpando quelli più simili tenendo conto di caratteristiche e dimensioni. La delibera che uniforma la tariffa dei rifiuti riguarderà quelli inseriti nella zona B (Bagno di Romagna, Civitella di Romagna, Galeata, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sarsina e Gambettola) e nella zona C (Dovadola, Montiano, Premilcuore e Verghereto). Quelli della zona C già di base «pagano meno, perché hanno una qualità inferiore del servizio. Cioè il passaggio per il ritiro dei rifiuti avviene con meno frequenza», spiega Neri. Un aspetto da evidenziare è che «la delibera è immediatamente esecutiva ed ha effetto retroattivo, a partire dal 1°gennaio di quest’anno». Ciò significa che «ci saranno conguagli in bolletta». Per capire i vantaggi «che per i comuni del Forlivese riguardano pressoché tutti» è necessario fare qualche esempio concreto.

PREMESSA: i valori uniformati grazie alla delibera fanno in modo che tutte le famiglie che vivono nei comuni all’interno della stessa fascia pagheranno la stessa cifra. I parametri di riferimento (numero dei componenti del nucleo familiare e metratura) devono però essere gli stessi. Una famiglia di Dovadola di quattro persone che abita in una casa di 100 metri quadrati con l’approvazione della delibera pagherà una bolletta dei rifiuti annua di 139 euro, contro i 228 pagati finora (il risparmio è consistente: 89 euro). Restando in tema di utenze domestiche a Premilcuore (sempre quattro persone e 100 metri quadrati) ora si pagheranno 139 euro (la fascia è infatti la stessa di Dovadola) contro i 142 euro annui precedenti. Nel caso di un’utenza non domestica (un bar per esempio) prima questa pagava 8,80 euro al metro quadro. D’ora in poi ne pagherà 8. Arriviamo ai comuni di fascia B. Anche in questo caso possiamo già dire che le cose per l’utenza miglioreranno, perché nella buchetta delle lettere finiranno bollette meno pesanti. Una famiglia di Meldola di quattro persone che vive in un’abitazione di 100 metri quadrati grazie al nuovo provvedimento pagherà 182 euro all’anno. Nella fase pre-delibera la cifra era di 219 euro. Il risparmio in questo caso è di 37 euro.

ALTRO caso è quello di Civitella. Il nuovo importo della bolletta resta 182 euro, mentre il precedente era di 212 euro (in questo caso la famiglia di quattro persone si tiene in tasca 30 euro). Un andamento analogo c’è a Rocca San Casciano: prima della delibera i cittadini che risiedono in questo comune pagavano 213 euro. D’ora in poi la cifra sarà di 182 euro. Peggiorano le cose a Bagno di Romagna, dove finora la bolletta è stata di 152 euro annui. Tutto ciò ribadendo che parliamo di esempi con parametri uniformi, dunque di una famiglia di quattro persone e di una superficie abitativa di 100 metri quadrati. «Con questa delibera abbiamo uniformato le tariffe nei comuni simili. Volevamo superare la frammentazione che c’era stata fino ad oggi», termina Neri.