A Bertinoro 43 frane "Non si dorme da tre notti"

Super lavoro della Protezione civile per monitorare il territorio

A Bertinoro 43 frane  "Non si dorme da tre notti"

A Bertinoro 43 frane "Non si dorme da tre notti"

Squilla il telefono, è la quinta telefonata nel giro di 10 minuti da che siam partiti per il giro di perlustrazione, è il sindaco di Civitella "Serve una pompa idraulica, ce l’avete? Dobbiamo liberare una condotta, altrimenti viene giù mezza strada". "Se è libera te la mando su, ti faccio sapere subito". A rispondere è il presidente dell’associazione di protezione civile Il Molino, Gilberto Zanetti, che, oltre al territorio bertinorese, si occupa anche di Civitella. I volontari della Protezione civile stanno operando da lunedì per cercare di far fronte all’emergenza, insieme ai dipendenti comunali, alla giunta, alle forze dell’ordine. "Non dormiamo da tre notti - spiega la sindaca, Gessica Allegni -. Martedì si è allagata parte di Panighina e Capocolle, mentre sulle colline hanno iniziato a venir giù frane ovunque". La prima tappa della perlustrazione è la Mareco Luce, ditta della zona artigianale di Panighina: 5.000 metri quadri di capannone con mezzo metro d’acqua martedì pomeriggio. Sugli scaffali circa 3 milioni di materiale: non tutto da buttare, quello che era in alto si è salvato, ma gli scatoloni in basso, bagnandosi, hanno ceduto, e intere pile si sono rovesciate a terra. Al momento ci si rimbocca le maniche e si pulisce. La carreggiata di via Gorizia, zona Panighina, è ingombra di tutto quello che era nei piani bassi delle case e che adesso attende l’arrivo del mezzo di Alea per il macero. Si sale verso il centro e si incontrano gli uomini in divisa gialla, volontari della protezione civile, che deviano il traffico: via Saffi è chiusa perché c’era pericolo che gli alberi precipitassero sulla strada. Ci hanno pensato i cantonieri, anche loro insonni da giorni, con la motosega a eliminare il problema. Il terreno imbevuto non reggeva più e gli alberi si erano inclinati di 45 gradi. Passiamo vicino alle case evacuate in via precauzionale per la frana di Montemaggio, quella che desta maggiore preoccupazione, anche se "sai quante sono le frane in tutto il territorio comunale?". A porci la domanda è l’assessore ai lavori pubblici, Filippo Scogli: "Da non crederci, ma sono 43. Non c’è una strada delle colline che non sia interessata. Le monitoriamo, per quel che si può. Smettesse di piovere". Le strade di collina sono devastate. Le frane più preoccupanti sono su via Collinello, via Lanciano e via Rio Rose, oltre alla già citata Montemaggio. "Abbiamo allestito un centro di accoglienza nelle scuole medie – spiega l’assessora al welfare, Silvia Federici – con l’aiuto della Pro loco e degli scout. Adesso in palestra sono state posizionate le brande e i sacco a pelo per i vigili del fuoco da tutta Italia. Anche il Centro Universitario ha messo a disposizione stanze". La pompa idraulica, intanto, è partita alla volta di Civitella.

Matteo Bondi