Dopo l’attacco di lunedì scorso nei confronti di Fratelli d’Italia alla presentazione delle liste di consiglieri in vista delle elezioni provinciali, ora gli obiettivi della Lega sono Italia Viva e la Civica.
Se ad accusare l’onorevole Alice Buonguerrieri di "sgarbo" era stato il segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, a definire "mela marcia" l’esponente di Italia Viva che siede nei banchi della maggioranza forlivese di centrodestra, è l’ex vicesindaco Daniele Mezzacapo. Il bersaglio è Leonardo Gallozzi (anche se Mezzacapo non lo cita mai nella nota stampa che ha diffuso), reo di appoggiare, insieme al suo partito, il candidato di centrosinistra Michele de Pascale come governatore.
"A Forlì, alle Comunali, quel partito è entrato a sostenere il Centrodestra, e ora, alle prossime Regionali, sostiene il candidato di Centrosinistra", tuona l’ex vicesindaco. "Per questo si può ben parlare di una ‘mela marcia’ – prosegue nel suo ragionamento Mezzacapo – quella che si trova dentro le fila del Centrodestra forlivese". È la seconda volta che usa questa metafora: la prima, mesi fa, in un post su Facebook. Fa poi il paragone con Tangentopoli, quando, a detta di Mezzacapo, poche mele marce intaccarono velocemente anche i frutti sani.
"Questo gioco è molto pericoloso, non tanto per Italia Viva che se la ride e fa le proprie sporche mosse – conclude l’esponente leghista –, ma per tutti quelli che siedono al tavolo con loro. Non possiamo assolutamente tenere queste persone all’interno, entrate a fatica con un pugno di voti, ma fatte entrare". Il riferimento finale è alla Civica Forlì Cambia, nelle cui fila Gallozzi è stato eletto e di cui presiede il gruppo consiliare.
Matteo Bondi