
Carabinieri e ambulanza ieri sul posto in corso Diaz, teatro di un’aggressione con accoltellamento e rapina (Frasca)
L’agguato nel ventre della città (a metà di corso Diaz), alla luce del sole, fa centro. Accerchiamento, aggressione, accoltellamento e fuga con bottino: un borsello e una collana.
Quattro i banditi che scappano: tutti ragazzini. Minorenni (si presume), secondo la prima descrizione, fornita dalla vittima, un 40enne operaio di orgine nigeriana. Non è grave. Ma ha subito diverse ferite alla braccia. Trasportato in ospedale, resterà sotto osservazione.
La firma dell’assalto sarebbe quella della classica baby gang. Tutta straniera, probabilmente nordafricana. Scappata immediatamente, verso via della Rocca. Ma non è chiaro. Perché a quanto pare di testimoni non se ne vede nemmeno l’ombra.
Eppure l’imboscata è delle 16 di ieri, circa. Non alle tre di notte. Ma in quel frangente, in quel punto di corso Diaz, vena primaria del centro storico, non passava nessuno. O perlomeno nessuno avrebbe detto ai carabinieri, "sì io ho visto tutto...".
I militari li ha chiamati direttamente la vittima. A terra. Sanguinante. La sua difesa è strenua. Ma inutile. I quattro lo accerchiano. Lo minacciano: "Dacci la collana o t’ammazziamo...". Lui cerca un pertugio per dileguarsi. Niente da fare. I quattro lo aggrediscono. Uno di loro estrae un coltello. Lo colpisce. L’uomo reagisce. Un altro fendente lo trafigge; poi un altro ancora. Lui s’accascia. Un bandito gli strappa la collana. Un altro afferra il borsello. Poi tutti scappano. (Ora i carabinieri stanno visionando le telecamere di videosorveglianza).