Dando seguito a quanto annunciato la scorsa settimana, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una lettera indirizzata al Comune di Forlì e alla Provincia chiedendo un incontro per confrontarsi sulla situazione di Forlì Airport, la società di gestione del Ridolfi. La richiesta viene fatta unitamente alle proprie federazioni di categoria del settore, ovvero Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che avevano incontrato la proprietà di Forlì Airport venendo così a conoscenza delle criticità inerenti al non raggiungimento degli obiettivi prefissati: per il 2024 il numero di passeggeri che transiterà al Ridolfi sarà di circa 130.000 unità, contro le 220.000 attese dai piani di inizio anno.
Nella lettera, firmata dai segretari Maria Giorgini per Cgil Forlì Cesena, Francesco Marinelli per Cisl Romagna ed Enrico Imolesi per Uil Forlì, si chiede l’incontro "al fine di esporre la situazione e le azioni che si ritengono necessarie per salvaguardare i livelli occupazionali, nella speranza che l’Amministrazione comunale e la Provincia possano attivare le possibili misure volte alla salvaguardia di un contesto strategico, che è – si conclude – una risorsa per l’intera comunità forlivese".
Nel suo discorso di saluto all’assemblea di Cna lo scorso sabato il neo governatore della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, aveva parlato di interesse regionale e nazionale per l’aeroporto di Forlì, inserendolo come priorità assoluta per le infrastrutture locali e annunciando un incontro a breve affinché si potesse ragionare su "come far arrivare vivo l’aeroporto alle opportunità di un mercato in crescita".
Di strategia a rete regionale per l’Emilia-Romagna parla anche un piano aeroporti allo studio al ministero dei Trasporti. La preoccupazione dei sindacati, che è scaturita a seguito dell’incontro con la società di gestione, è in primo luogo per le 50 famiglie dei lavoratori impiegati in Forlì Airport, dipendenti che potrebbero vedere a rischio il proprio futuro se i numeri dell’aeroporto non dovessero aumentare o se restassero comunque inferiori rispetto alle previsioni.
Per questo le stesse sigle avevano annunciato di voler richiedere un incontro anche con la Regione, nella consapevolezza che il problema si potrebbe risolvere solo con la messa a sistema dei tre aeroporti minori, Forlì, Rimini e Parma, con il Marconi di Bologna, che è il solo a far viaggiare milioni di passeggeri contro ad esempio i 200.000 del Fellini, che degli altri scali è al momento quello con i numeri più alti.
In attesa che Michele de Pascale si insedi ufficialmente in Regione – ciò dovrebbe avvenire a metà dicembre –, i sindacati territoriali hanno chiesto così l’incontro con gli enti locali più prossimi al Ridolfi.