Alea, controlli e multe. Verdi e Ascom critici: "Rifiuti da raccogliere. E indicazioni sbagliate"

Zattini (Confcommercio): "I bidoni lasciati in strada, per l’inciviltà delle persone, a volte vengono utilizzati da chi non dovrebbe". Avs: "Si corregga innanzitutto l’informazione data sui sacchi".

Alea, controlli e multe. Verdi e Ascom critici: "Rifiuti da raccogliere. E indicazioni sbagliate"

Zattini (Confcommercio): "I bidoni lasciati in strada, per l’inciviltà delle persone, a volte vengono utilizzati da chi non dovrebbe". Avs: "Si corregga innanzitutto l’informazione data sui sacchi".

È di poche ore fa l’annuncio di Alea che anticipa l’inasprirsi dei controlli degli operatori sul corretto conferimento dei rifiuti, in particolare sull’utilizzo dei corretti imballaggi per smaltire la differenziata. Le modalità usate da Alea, però, non convincono il direttore di Ascom Confcommercio Alberto Zattini che definisce le parole della società in house "imbarazzanti".

"I bidoni della raccolta – argomenta Zattini –, causa anche l’inciviltà delle persone, spesso vengono utilizzati anche da chi non dovrebbe: un’abitudine che vede come vittime cittadini e imprese". Ancora: "Ritengo, inoltre, folle che nel caso in cui vengano trovati dei materiali non correttamente conferiti, non venga smaltita l’immondizia. L’obiettivo è diventare come alcune città di altre parti d’Italia?". Il direttore trova, invece, "corretto prevedere sanzioni per punire l’inciviltà diffusa, che comunque non può penalizzare i cittadini che raccolgono i rifiuti in bidoni che poi vengono utilizzati anche da altri senza averne diritto".

Lo spirito che ha portato all’avvio della raccolta differenziata, secondo Zattini, "era ed è corretto, perché ridurre i rifiuti da mandare all’inceneritore è un tema da noi condiviso, però rileviamo come le società abbiano ridotto i costi, perché a differenziare sono i cittadini e le famiglie e non più le società stesse. Tutto questo si è tramutato in un aumento dei costi da parte di cittadini e imprese, disattendendo le promesse fatte, e cioè che la differenziata avrebbe avuto importanti risvolti sul fronte della salute pubblica, mentre gli inceneritori continuano a bruciare, e la riduzione degli importi in bolletta, dato che le famiglie pagano costi più alti rispetto a prima".

Alleanza Verdi e Sinistra, invece, in una nota obietta sulle indicazioni fornite da Alea nelle sue ultime esternazioni: "Dicono che si farà estrema attenzione all’utilizzo dei sacchi neri, che impediscono agli operatori di vedere il contenuto e controllare la correttezza delle operazioni dei cittadini e che il conferimento di plastica e lattine deve essere fatto utilizzando esclusivamente sacchi trasparenti o semi trasparenti in plastica tradizionale non biodegradabile. La carta e il vetro invece vanno gettati sfusi all’interno del contenitore".

Informazioni che sarebbero in contrasto con quelle precedentemente fornite "dalle comunicazioni e campagne di sensibilizzazioni precedenti fatte da Alea stessa, dove ovviamente si indicava che la plastica va conferita possibilmente sfusa, ben sgocciolata e senza residui di cibo".

Il gruppo prosegue: "Sarebbe un paradosso obbligare i cittadini all’acquisto di sacchi trasparenti in plastica, non forniti da Alea come fa per secco e umido, aumentando la quantità di rifiuti invece che diminuirli". Viene, poi, presa in esame la risposta a una ‘Faq’ sul sito: "Sul web si dice che i sacchi neri non sono completamente vietati, ma possono essere utilizzati per il secco, in alternativa ai sacchi semitrasparenti". Alleanza Verdi e Sinistra chiede "una rettifica per evitare che una campagna di sensibilizzazione diventi controproducente".